Legionella in Lombardia, salgono a 12 i casi e si amplia la zona colpita dai contagi
Salgono a 12 i casi di legionella nella Bergamasca. Lo confermano di dati di Ats Bergamo precisando che sono ancora però troppi pochi gli indizi per identificare la causa del focolaio in Valle Seriana. Tra le prime ad essere segnalate ci sono anche le 7 le persone che vivono tra Clusone e Rovetta. Il giorno dopo se ne contavano già 11, con un contagiato anche di Onore. Al momento il numero è fermo a 12. Tutti i paziente sono in via di miglioramento. Come riporta L'Eco di Bergamo, quattro pazienti sono stati dimessi dall'ospedale di Piario e stanno continuando le cure a casa. Così come il contagiato ricoverato nella terapia intensiva del "Bolognini" di Seriate pare in via di miglioramento.
Si cercano le cause del contagio
Secondo il direttore della Struttura complessa di Medicina preventiva nelle Comunità di Ats Bergamo: "Dobbiamo attendere gli esiti ufficiali dei campionamenti effettuati dai nostri tecnici sugli impianti idrici e di climatizzazione delle case dei contagiati, che stanno proseguendo su tutto il territorio". Sotto controllo ora ci sono le fontanelle pubbliche di Clusone e Rovetta, così come gli impianti di condizionamento. Intanto proseguono le indagini su quali sono i luoghi che potrebbero essere stati fonte di contagio: "La maggior parte delle persone contagiate è in età avanzata e quindi non facilmente intervistabili", ha spiegato il presidente di Ats Bergamo: "Dai più giovani contagiati ora ci aspettiamo informazioni più attendibili". Si cerca di capire se più di un paziente ha frequentato lo stesso posto. L'obiettivo è trovare la fonte di contagio il prima possibile e bloccare i contagi.