Leggere insieme a sconosciuti nella metropolitana di Milano: il progetto “Tratta” per riempire il tempo della noia
A Milano c'è un gruppo di persone che silenziosamente si ritrova, una volta ogni tanto, per leggere insieme sulla metropolitana. Il progetto si chiama Tratta e la mente che l'ha pensato è quella di Giulia Siniscalchi, artista 30enne residente a Milano ma originaria di Avellino che si occupa di arte digitale, collage e sound design. Per aderire basta presentarsi al posto e all'ora prestabiliti dall'appuntamento, ovviamente in compagnia di un buon libro.
Tutto comincia lo scorso febbraio: "L'idea mi è venuta mentre ero in metro una mattina e stavo andando al lavoro – ha raccontato Giulia a Fanpage.it – mi sono guardata attorno, ho visto tutte le persone con il telefono in mano e mi sono immaginata semplicemente di sostituire quei telefoni con dei libri. Qualche giorno dopo ho assistito alla conversazione tra due ragazze che guardavano una signora che leggeva in piedi. Una delle due dice ‘Ma come fa a leggere in piedi?' e l’amica risponde ‘Noi non leggiamo neanche da sedute'. Questi due episodi mi hanno fatto riflettere e ho pensato ‘Ma se andassimo tutti in metro a leggere?'".
Da qui l'organizzazione del primo ritrovo, a giugno dell'anno scorso: "Ci ho pensato un po’ e poi ho organizzato un gruppetto di persone interessate. Ci siamo incontrati: all’inizio eravamo pochi ma è stato comunque bellissimo. Ho portato con me anche un bimbo a cui facevo baby sitting. L’entusiasmo che hanno i bambini è incredibile".
Gli incontri si sono poi ripetuti e Giulia ha continuato a cercare nuove adesioni, ma con una pubblicità silenziosa e discreta, come il suo gruppo di lettura: "All’inizio ho puntato sui miei amici e poi amici di amici. Poi ho creato il sito e fatto un gruppo whatsapp per informare gli interessati sulle nuove date, ma ho preferito non fare un profilo Instagram, perché mi piaceva l'idea che si attivasse il passaparola".
Lo scopo di Giulia è quello di ridare, attraverso la lettura, dignità e pienezza al tempo trascorso nella metropolitana, luogo per eccellenza del vuoto, della monotonia, e della distrazione: "Vorrei che le persone scegliessero come impegnare i momenti di noia – spiega la 30enne – nella metro ci si annoia perché effettivamente non succede niente: non puoi guardare fuori dal finestrino, ti guardi attorno ma nessuno ti guarda. Significa scegliere cosa fare e non l’alternativa più semplice per pigrizia. Anche perché poi non sei soddisfatto del tempo che passi a guardare il telefono: ti annoi e ti continui ad annoiare. Ma non voglio che diventi un'avversione alla tecnologia: sul telefono puoi anche leggere".
Gli appuntamenti di Tratta si ripetono con costanza, una volta al mese: il prossimo sarà domani, domenica 26 gennaio. Il gruppo si troverà alle 16:30 e partirà da Romolo per percorrere, leggendo, la linea verde fino a Crescenzago. "L’ultima volta eravamo una decina, compreso il bambino – scherza Giulia – ma l'invito è aperto a persone di tutte le età. I più fortunati si siedono, i meno fortunati stanno in piedi, ma appena trovi il tuo angolino stai bene e magari c'è anche qualcuno che ti cede il suo posto".