L’effetto covid fa bene all’Oltrepò Pavese: boom di turisti e famiglie
Paradossi dell'estate 2020 e dell'effetto covid. Mentre le grandi città d'arte sono in crisi senza i viaggiatori stranieri, c'è un territorio che mai come quest'anno ha visto un boom di turisti e visitatori. È il caso dell'Oltrepò Pavese dove dagli anni Settanta non si vede così tanta affluenza.
Aumentano i turisti nell'Oltrepò Pavese
Complici le incertezze e i timori per i viaggi all'estero, tanti hanno riscoperto queste colline verdi, tra vigneti e castelli, riserve naturali e musei, a meno di un'ora da Milano. Lo ha raccontato il Sole 24 Ore, che ha raccolto voci e racconti di amministratori e operazione turistici della zona.
Boom di famiglie, turisti e lavoratori in smart working
Giovanni Palli, presidente della Comunità montana dell'Alto Oltrepò, ha spiegato che gli arrivi sono iniziati subito dopo la fine del lockdown: "Ormai siamo in vendemmia e quindi sono ottimista anche per il futuro. Era dagli anni Settanta che non si vedeva tanto movimento. Turisti, famiglie, milanesi di ritorno che hanno riaperto le seconde case, altri che ne hanno addirittura acquistato una nuova".
Natura, castelli e ricchezza enogastronomica
C'è chi sceglie questa zona per una scampagnata in fuga dalla città, chi per un vacanza vera e propria, ma anche chi si è spostato a lavorare in smart working tra le colline pavesi. "È stato un crescendo irresistibile", ha raccontato il sindaco di Varzi, antico borgo medioevale, "molta gente – e non solo turisti – ha deciso di venire qui per abbinare la vacanza al lavoro". Ad attirare è la ricchezza naturale, ma anche culturale ed enogastronomica: tra i prodotti tipici ci sono i vini ma anche i salumi, i formaggi e la mostarda.