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Lecco, investì e uccise 19enne Chiara Papini: pirata della strada condannato a cinque anni e mezzo

È stato condannato a cinque anni e mezzo di carcere l’uomo che il 20 maggio scorso ha investito e ucciso la 19enne Chiara Papini. La giovane stava tornando a casa dopo una serata trascorsa con alcuni amici quando è stata travolta dal 22enne Samuele Mellace mentre attraversava sulle strisce pedonali.
A cura di Chiara Ammendola
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Chiara Papini (Facebook)
Chiara Papini (Facebook)

È stato condannato a cinque anni e mezzo di carcere per aver investito e ucciso il 20 maggio scorso a Lecco la 19enne Chiara Papini. La condanna è stata inflitta dal giudice dell'udienza preliminare Paolo Salvatore all'uomo alla guida dell'auto che ha travolto la giovane studentessa: si tratta del 22enne Samuele Mellace finito a processo con l'accusa di omicidio stradale, omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza.

La vicenda risale allo scorso maggio quando la 19enne Chiara Papini, dopo aver trascorso una serata insieme con alcuni amici prima di salutarli e dirigersi verso casa, mentre attraversava sulle strisce pedonali per tornare a casa è stata falciata dall'auto guidata dal 22enne. Un impatto violentissimo che non ha lasciato scampo alla 19enne, mentre il giovane alla guida è fuggito subito dopo: ad assistere alla scena anche gli amici di Chiara che l'avevano salutata qualche minuto prima e che hanno immediatamente allertato i soccorsi. Nonostante l'immediato arrivo del personale medico sul posto la 19enne non ce l'ha fatta ed è morta poco dopo in ospedale. Samuele si è costituito diverse ore dopo l'incidente: è risultato positivo all'alcoltest quando è stato fermato dai carabinieri.

"Non ho visto quella ragazza, ho solo sentito un grande colpo e quando ho visto Chiara a terra con tanto sangue attorno, mi sono fatto prendere dal panico e me ne sono andato", le parole di Mellace interrogato dal giudice per le indagini preliminari dopo l'arresto. Il giovane aveva raccontato di non essersi fermato a prestare soccorso a Chiara per paura: "Mi è tornato alla mente un amico morto in un incidente stradale". Eppure quella fuga potrebbe peggiorare la sua situazione in fase di processo visto che si è aggiunta alla già pesante accusa di omicidio stradale. Quando ha rimesso in moto la sua Renault Clio per scappare Samuele ha poi raccontato di aver raggiunto un locale poco distante dove ha consumato alcune birre arrivando anche a pensare di farla finita.

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