Le ultime parole di Giuseppina prima di essere uccisa dall’ex marito: “Aiuto, mi hanno accoltellato”
"Aiuto, mi hanno accoltellato": sono state queste le ultime parole di Giuseppina Di Luca, la donna uccisa a coltellate sul pianerottolo del suo appartamento di Agnosine, comune in provincia di Brescia. La 46enne si era trasferita in quell'abitazione, in attesa che fossero ultimate tutte le pratiche della separazione. I due infatti si erano lasciati da un po' di tempo e l'uomo non accettava la fine della relazione tanto da averla spesso minacciata. Lunedì 13 settembre, intorno alle 7.30, si è trovata l'ex fuori da casa.
L'ha inseguita per le scale e poi l'ha accoltellata
Il 52enne l'ha così inseguita per le scale per poi colpirla almeno dieci volte con un coltello e un pugnale: secondo l‘esame dell'autopsia l'ha accoltellata alla gola, al torace e al petto. Dopodiché è salito in auto e si è recato in caserma dove ha confessato quanto fatto. La donna, ancora cosciente, si è così trascinata in garage e ha chiesto aiuto. A sentire le sue parole è stato il padre di una vicina che ha dato poi l'allarme. Nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi, per la donna non c'è stato nulla da fare.
Il dolore del titolare e del sindaco
Giuseppina, secondo quanto riportato dal quotidiano "Il Corriere della Sera", lavorava da quando aveva 14 anni alla Cominotti srl. Il titolare Mauro è rimasto veramente scosso dalla notizia: "È stata la prima assunzione. Una donna precisa, tranquilla, una bravissima persona". Sconvolto anche il sindaco Giorgio Bontempi che ha soccorso le figlie della donna: "Piangevano a dirotto, abbiamo cercato di proteggerle e tranquillizzarle nel limite del possibile".
L'uomo ha confessato l'omicidio
Dalle ricostruzioni degli inquirenti, sembrerebbe che l'uomo già in passato avesse minacciato e perseguitasse la donna. Dagli accertamenti è emerso che non ci fosse nessuna denuncia o segnalazione. La tesi però è stata confermata dalla sorella di Giuseppina che ha detto: "Diceva che gliela avrebbe fatta pagare, ma nessuno pensava potesse arrivare a questo punto". Oggi l'uomo è stato sottoposto a interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari e qui ha ammesso le sue responsabilità.