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Le telecamere incastrano il 36enne che ha violentato una ragazza sul treno: “Non ho fatto niente di male”

Le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso i 20 minuti in cui il 36enne ha conosciuto la ragazza e l’aggressione sul treno. Arrestato per violenza sessuale aggravata, agli agenti che lo hanno arrestato ha detto di non aver fatto “niente di male”.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Ghit, un pizzaiolo di 36 anni, è stato arrestato all'alba di ieri mattina (sabato 22 aprile) con l'accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di una ragazza di 21 anni. L'aggressione si sarebbe verificata in un treno partito dalla stazione milanese di Porta Garibaldi lo scorso 5 aprile. Grazie alle telecamere di videosorveglianza è stato possibile non solo identificare il presunto aggressore che aveva provato a far perdere le proprie tracce, ma anche ricostruire i 20 minuti in cui ha avuto luogo la violenza. Il 36enne in questo momento si trova in carcere in custodia cautelare, ma agli agenti della squadra mobile e della Polfer che lo hanno arrestato nella sua abitazione a Dergano avrebbe detto in sua difesa: "Non ho fatto niente di male".

L'incontro sulla banchina

Il primo incontro tra i due avviene in un modo del tutto casuale. Sono le 10:17 di mercoledì 5 aprile e la ragazza deve prendere un treno per raggiungere il suo fidanzato a Bergamo. Sulla banchina del binario 1 di Porta Garibaldi si avvicina a un giovane uomo chiedendogli informazioni.

Lui, che veste un giubbotto arancione fluo, un marsupio a tracolla e ha due buste in mano, le consiglia di prendere il treno per Treviglio. È un pendolare, quasi ogni giorno sale a Lancetti e scende a Pioltello, dove lavora in una pizzeria. "Sembrava volesse aiutarmi", ha raccontato la ragazza al momento della denuncia.

A quel punto, i due entrano nella stessa carrozza per dividersi subito dopo. Il 36enne trova posto poco lontano, mentre la 21enne cerca il controllore per chiedergli conferme sulla tratta. Alla fine, rassicurata, sale sulla parte alta del vagone incontrando di nuovo quell'uomo.

Non sono soli, ci sono due uomini seduti ai primi posti. Poco più indietro c'è Ghit che, vedendo la ragazza, le chiede: "Sei riuscita? Hai chiesto? Se vuoi, siediti qui". Lei accetta.

La violenza

Da quel momento, accade qualcosa. Agli inquirenti la 21enne racconterà di aver "visto cambiare il suo viso, mi sembrava che non mi ascoltasse più, ma che mi guardasse con un'attenzione diversa". Percependo una situazione di potenziale pericolo, prova ad alzarsi per andare via ma lui glielo impedisce. "Non ho avuto neanche il tempo di realizzare, facevo fatica a respirare", ha spiegato ricordando che quell'uomo le diceva: "Stai tranquilla, non ti faccio niente".

Alle 10:37, venti minuti dopo il primo incontro, lei si ritrova schiacciata contro il finestrino e lui le è addosso. La ragazza riesce a liberare un braccio e con un gesto istintivo a colpire il 36enne al mento facendogli perdere la presa. Scappa, raggiunge una pattuglia della Polfer. Due minuti più tardi le porte sono bloccate, ma il pizzaiolo è già sceso alla fermata Forlanini. Viene inquadrato da una telecamera alle 10:50 sulla strada.

Ghit viene identificato da un software che, basandosi sulle immagini registrate dalle telecamere, lo hanno ripescato in alcune banche dati. Ottenuto un riscontro dall'archivio della Polfer e riconosciuto dalla vittima, il pizzaiolo egiziano 36enne, regolare e incensurato, è stato infine arrestato. "Sono molto contenta. Denunciare è fondamentale, andava fermato", ha commentato la 21enne.

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