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Le suore di Vigevano rischiano lo sfratto: “Annulliamo le vacanze in montagna per presidiare il monastero”

Non andranno in vacanza in montagna sopra Torino le suore del monastero delle Maddalene a Vigevano, in provincia di Pavia: rischiano lo sfratto, quindi presidieranno il monastero.
A cura di Giorgia Venturini
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(foto di repertorio)
(foto di repertorio)

Rischiano lo sfratto le suore di Vigevano e per questo stanno eviteranno di andare in vacanza in montagna sopra Torino come da programma. Il monastero delle Maddalene a Vigevano, in provincia di Pavia, resta così aperto: le sue inquiline, ovvero sei suore e la maggior parte anziane, per eccellenza non lo abbandoneranno neanche nel periodo estivo. Anzi, domenica la cittadinanza è tutta invitata a prendere parte a una festa con tanto di cibo e musica. L'obiettivo è di aggrapparsi a quella che è sempre stata casa loro. Dopotutto non hanno alternative: non sanno dove poter andare ad abitare. Così – come spiega il Corriere della Sera – ferie annullate.

Intanto lo sfratto, che doveva essere in programma per il 29 giugno, sembrerebbe essere stato sospeso ma non è detto che non venga eseguito nei prossimi mesi. Ma perché le religiose dovrebbero lasciare il convento? Tra le motivazioni c'è il fatto che sono troppo anziane, troppo fragili. Quindi "la dinamica della vita consacrata, l'età avanzata e il calo di vocazioni" hanno spinto la madre generale Suor Franca Barbieri a chiedere il trasferimento delle suore rimaste nel convento di Vigevano, in provincia di Pavia. Trovando d'accordo anche la Diocesi e il Vescovo  sono d'accordo.

A non essere assolutamente d'accordo sono invece i cittadini che hanno firmato una petizione con 2000 firme per farle restare. Non solo un'associazione ha proposto di ospitare nel convento alcuni anziani che, pagando l'affitto alle suore, potrebbero far continuare le attività delle religiose. Una proposta che però sarebbe stata bocciata dalla Diocesi. E così si ritorna punto a capo.

Le sei suore sono le ultime rimaste in una struttura che esiste dal 1879. Tra queste c'è Suor Rosalba che ad aprile sembrava quasi rassegnata: "Ci sono rimasta male, però dobbiamo obbedire. L'obbedienza conta e ciò che non conta non vale. Solo non riesco a capire perché ce ne dobbiamo andare così in fretta".

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