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Le regole del prete di Soresina per le animatrici: “All’erotismo serve riservatezza, coprite pancia e spalle”

Le direttive sul bollettino parrocchiale di don Angelo Piccinelli contro “la moderna apertura mentale”: “Per le ragazze niente pantaloni attillati, si è perso il senso del pudore”. Precisando: “Anche i maschi non giochino a pallone a torso nudo”. In passato aveva già accostato donne islamiche e monache, e definito Halloween “il Capodanno del satanismo”
A cura di Francesca Del Boca
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Foto di repertorio
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"Siamo arrivati al limite della tollerabilità". E così interviene don Angelo Piccinelli, sacerdote di Soresina (Cremona), con un vero e proprio decalogo "di decenza e decoro" contro "la moderna apertura mentale". È l'ultimo bollettino rivolto ai parrocchiani della chiesa di San Siro Vescovo, e soprattutto alle giovani animatrici (o aspiranti tali) che frequentano il Grest, il centro ricreativo dell'oratorio in estate: niente pantaloncini corti, no a spalle e pance scoperte, vietata l'esibizione delle forme femminili con abiti attillati. "Il vero erotismo ha bisogno di riservatezza".

L'ordinanza per i parrocchiani

"Se tanti Comuni sono ricorsi a ordinanze e sanzioni evidentemente il degrado e la mancanza di senso del pudore stanno colmando la misura", è l'inizio della sua invettiva. Un problema nazionale che tocca anche la sua Soresina, placido comune tra i campi della Bassa Padana. E in particolare le giovanissime generazioni che frequentano l'oratorio del paese. "L'abbigliamento parla di noi. Il senso del pudore è in grande ribasso nella nostra società, per questo la decenza nel vestire è una fantastica trasgressione. Perciò alle animatrici si chiede di non portare calzoncini corti e attillati e neppure canottiere con spalline, o altro del genere. La pancia va coperta, sempre".

Le polemiche

E chiarisce: "Anche i maschi non giocano mai a dorso nudo: né i bambini, né gli educatori. Si indossa la maglietta anche quando si torna, esausti di divertimento, dalla piscina. Il caldo c’è per tutti, da che mondo è mondo". Non solo. "L'abito della sposa in chiesa deve essere decente, senza scollature e schiena nuda, così come l'abbigliamento degli invitati", recita ancora la lettera del parroco, già noto alle cronache per le sue ultime dichiarazioni sulla festa di Halloween ("Portate i bambini al cimitero, il 31 ottobre è il Capodanno del satanismo") e sull'accostamento tra le donne islamiche e le monache ("Le nostre uniche donne in grado di competere con certe sorelle di fede islamica, rigorosamente protette da lunghi abiti e totalmente avvolte nei loro veli, sono le Monache della Visitazione, grazie alle quali, anche noi seguaci di Cristo possiamo vantare di non aver perso del tutto il senso del pudore").

Del resto, il sacerdote di Soresina non teme le critiche. "Sarò bacchettone, forse la mia è una battaglia donchisciottesca. Ma lo sono tutti gli sforzi educativi", scrive infatti sul notiziario parrocchiale. "Il linguaggio e gli atteggiamenti dicono chi siamo e chi vogliamo essere".

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