Le liti per droga e i 2 uomini in casa la sera dell’omicidio di Luigi Landriani: la versione della convivente
Dalle telecamere di video sorveglianza che riprendono il quartiere di Corvetto, in provincia di Milano, gli investigatori stanno cercando le sagome dei due uomini entrati lo scorso martedì sera nella casa di Piero Luigi Landriani e che lo avrebbero ucciso a coltellate. Sarebbe questa la versione della convivente 49enne della vittima che il prossimo giugno avrebbe compiuto 70 anni. Al momento è certo che l'uomo è stato ucciso con una ventina di coltellate della sua casa in un caseggiato Aler di via dei Panigarola 8 a Milano. Nulla sono serviti i tentativi per salvare la vita all'uomo.
La versione della convivente
La donna – inizialmente presentata come la badante dell'uomo – ha raccontato di aver sentito alcune urla attorno alle 23.30 in un ‘altra stanza della casa dove Piero Luigi Landriani era con altri due uomini. La donna però non si sarebbe allarmata perché ha spiegato che le urla in casa non erano una novità, tanto che più volte in quel appartamento era stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine: a entrare in casa quella sera sarebbero stati due uomini nordafricani, quelli che ora si stanno cercando nei video delle telecamere di sorveglianza del quartiere.
Le indagini della Squadra Mobile
Gli agenti della Squadra Mobile di Milano, guidata da Marco Calì, stanno cercando ora di ricostruire passaggio per passaggio di quanto accaduto: sembrerebbe che la coppia avesse dei problemi di droga e che che l'ultima lite "era scoppiata domenica mattina, dopo la fuga della cagnolina, urtata per strada da un’auto, alla quale l’uomo era molto affezionato", come riporta Il Giorno. Al momento non risultano indagati: intanto la casa dell'uomo è stata messa sotto sequestro così come alcuni coltelli che sono stati trovati in casa. Potrebbero essere quelli l'arma del delitto.