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Le guardie giurate scortano gli studenti del Politecnico fino alla stazione per evitare le rapine

Il Politecnico di Milano ha deciso di sperimentare, a sue spese, una soluzione contro le numerose rapine ai danni dei loro studenti che devono raggiungere la stazione ferroviaria di Villapizzone.
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Il campus alla Bovisa del Politecnico di Milano
Il campus alla Bovisa del Politecnico di Milano

Il politecnico di Milano ha deciso di assoldare le guardie giurate per "scortare" gli studenti dal campus della Bovisa alla stazione ferroviaria di Villapizzone. Negli ultimi mesi, infatti, in quel tratto di strada che i ragazzi sono costretti a percorrere per prendere i mezzi e tornare verso casa sono avvenute troppe aggressioni e rapine.

Guardie giurate per scortare gli studenti

In seguito ai numerosi reati denunciati dagli studenti del Politecnico di Milano nel tratto di strada che porta dalla seconda sede della loro università al passante ferroviario (unico mezzo di trasporto pubblico in zona), la direzione dell'ateneo ha deciso di organizzare un servizio interno per garantire la sicurezza.

Ogni mezz'ora una guardia giurata parte da un punto prestabilito all'interno dell'università per accompagnare, a piedi, i ragazzi fino alla stazione. Il servizio di "scorta" sarà attivo tutti i giorni, dalle ore 20 alle ore 23,45, visto che l'ateneo resta aperto anche la sera per permettere agli iscritti di ritrovarsi a studiare insieme.

"Non è necessaria alcuna prenotazione, sarà sufficiente recarsi ai punti di ritrovo vicino alla reception dell’edificio BL27 per la partenza da via Lambruschini e all’uscita della stazione verso il Politecnico per la partenza da Villapizzone", spiegano dal Politecnico di Milano.

La lettera degli studenti

L'iniziativa è stata adottata dall'ateneo non per specifica richiesta degli studenti, ma come provvedimento urgente dopo che in ben 164 avevano scritto al Sindaco, Beppe Sala, e al Prefetto, Renato Saccone, per chiedere di "poter uscire dall'università senza dover temere per la nostra vita".

La lettera era stata scritta e controfirmata dopo l'ennesima rapina, avvenuta ai danni di un ragazzo costretto a fare il pendolare ogni giorno da Lecco. A riprova di come anche fare il pendolare, in alternativa al caro affitti, non possa essere una soluzione, visto che il malcapitato ha perso pc, soldi e smartphone, oltre ad aver rischiato la propria incolumità.

Quella lettera, però, inviata ai primi di maggio è rimasta inascoltata, nonostante sia passato un mese. Il Comune sostiene di aver portato il tema al Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, ma che ci vuole tempo per risolvere il problema in quella zona, che risulta poco frequentata e illuminata.

E, siccome nel frattempo i ragazzi continuano a essere rapinati e a rischiare anche aggressioni fisiche, l'università ha deciso di correre ai ripari, pagando di tasca propria le guardie giurate.

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