Le farmacie lombarde ancora senza vaccini antinfluenzali: “Non sappiamo quante dosi arriveranno”
Le farmacie lombarde non ancora il vaccino anti-influenzale e non sanno quante dosi potranno avere dalla Regione da poter vendere privatamente ai cittadini che non rientrano nelle categorie a rischio o che ne hanno diritto gratuitamente. È passato oltre un mese dall'annuncio dell'avvio della campagna vaccinale antinfluenzale in Lombardia, ma le dosi restano ovunque praticamente introvabili. Poche quelle a disposizione dei medici di base per i pazienti anziani e fragili, molti dei quali ancora attendono il loro turno.
Se l'arrivo dei vaccini va a rilento per la parte di popolazione cui dovevano essere garantiti con certezza, ancora maggiori sono i problemi per tutti gli altri. Chi era abituato negli anni passati a rivolgersi alle farmacie, si è trovato in difficoltà. Solo in alcune grandi strutture private sono disponibili maggiori dosi, ma a pagamento e con prezzi maggiori (circa 60 euro in media) rispetto a quelli della fermacie (meno di 20 euro). La presidente di Federfarma Lombardia, Anna Rosa Racca, ha dichiarato all'Ansa. "Continuiamo a distribuire ai medici di famiglia le dosi da loro prenotate, ma come farmacie ancora non sappiamo quante dosi avremo dalla regione da poter vendere ai cittadini".
Nonostante 792mila dosi attese per ottobre e oltre 2 milioni di dosi che dovevano arrivare a novembre, al momento centinaia di persone hanno denunciato la difficoltà ad accedere alla vaccinazione, quest'anno più che mai necessaria per la concomitanza con l'emergenza Covid-19. Tra questi anche Silvio Garattini, presidente e fondatore dell’Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, che ha testimoniato in prima persona le difficoltà nel reperire il vaccino antinfluenzale in Lombardia: "Quest’anno non si trova la dose. Il mio medico di medicina generale non la ha a disposizione e quindi non me la può somministrare".