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Le famiglie delle persone con disabilità contro Regione Lombardia: “Impugnata ultima delibera sui tagli”

Il Comitato Caregiver Familiari B1B2 contesta la Delibera Dgr 2847 della Regione Lombardia che ha tagliato i fondi alle famiglie al cui interno del nucleo ci sono persone disabili. In un comunicato i membri dell’associazione sottolineano: “Siamo stanchi ma sempre più determinati”.
A cura di Carlo Coi
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Immagine di repertorio
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Continuano in queste ore, le proteste del Comitato Caregiver Familiari B1B2 Affondate – l'associazione che si batte per far fornire una doverosa assistenza economica alle famiglie al cui interno ci sono persone con disabilità – perché negli ultimi mesi la Regione Lombardia ha tagliato le risorse economiche al fondo caregiver, lasciando migliaia di famiglie in difficoltà.

La delibera Regionale Dgr 2847 contestata dal Comitato

Tra le soluzioni contestate dal Comitato che sono state adottate dalla Regione con la Delibera Dgr 2847 del 29 luglio 2024, ci sono: il taglio di 85 euro al mese per le famiglie al cui interno è presente una persona con disabilità; l'aver dirottato 4 milioni di euro del fondo caregiver verso altre voci di spesa; e soprattutto l'aver tagliato del 75% il contributo mensile per le misure di sostegno B2, che passano da un conguaglio economico mensile di 400 euro a un massimo di 100, escludendo il 50% dei beneficiari.

La richiesta del Comitato di poter collaborare alla definizione della nuova programmazione

Nei giorni scorsi, Il Comitato Caregiver ha inoltrato tramite posta elettronica certificata, una richiesta formale alla Regione per poter collaborare alla definizione della nuova programmazione del fondo. Tuttavia, a distanza di poco più di una settimana, nessuna risposta è stata ancora ricevuta.

Nonostante dalla Regione non sembrano esserci novità positive, il Comitato non demorde, promettendo di portare avanti la lotta nel caso in cui dovessero esserci ulteriori tagli o soluzioni che danneggiano le persone con disabilità e le persone che forniscono loro assistenza. Nel comunicato di ieri, i rappresentanti hanno sottolineato: "Siamo stanchi, sì, ma sempre più determinati a far valere i diritti delle famiglie e dei caregiver che rappresentiamo".

Cosa sono le misure B1 e B2?

Attraverso la misura B1, la Regione Lombardia sostiene economicamente la permanenza, presso la loro abitazione, delle persone con disabilità gravissima in una delle 9 condizioni indicate all’art. 3 del DM del 26.09.2016: disabilità intellettiva, disabilità motoria, disabilità visiva, disabilità uditiva, disturbi del linguaggio, disturbi dello spettro autistico, condizioni psicopatologiche gravi, disabilità multipla e malattie rare o gravi.

Il secondo requisito è essere in possesso di un ISEE sociosanitario minore o uguale a 50 mila euro per adulti e anziani e di un ISEE ordinario minore o uguale a 65 mila euro per i minori.

Invece, possono richiedere la misura B2, tanto le persone che evidenziano gravi limitazioni che compromettono significativamente il grado di autosufficienza e autonomia personale nelle attività della vita quotidiana e di relazione e sociale – ai sensi dell’art. 3 c. 3 della L.104/92 – quanto le persone beneficiarie dell’indennità di accompagnamento.

In questo caso l'ISEE sociosanitario dve essere minore o uguale 25 mila euro per gli adulti e anziani, mentre l'ISEE ordinario deve essere minore o uguale a 40 mila euro per i minori.

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