“Le donne over 50 sono invisibili per il mondo del lavoro, mi hanno detto che dovrei essere più giovane”
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Alessandra (nome di fantasia) è una donna over 50 che vive a San Giuliano Milanese, comune in provincia di Milano, è che ha raccontato a Fanpage.it la difficoltà nel trovare un posto di lavoro: "Le donne over 50 sono invisibili nel mondo del lavoro", ha infatti affermato a Fanpage.it.
"Nonostante io non abbia né figli né genitori da accudire e quindi avendo diverso tempo da dedicare al lavoro, ho avuto difficoltà a trovare lavoro. Nella mia esperienza, avendo fatto nell'ultimo periodo diversi colloqui, la scelta è sempre ricaduta su qualcuno di più giovane. È abbastanza svilente perché ho cinquant'anni, ma ho ancora cose da dare. Però, nonostante questo, non ti prendono in considerazione. Mi sono sentita dire: ‘Cerchiamo una persona più giovane'. Non è bello sentirsi dire una cosa del genere quando tu sai di aver potenzialità", ha affermato ancora la donna.
"Ho perso il lavoro per la prima volta nel 2013. La mia azienda ha chiuso e sono rimasta a casa cinque anni. Poi ho trovato un altro lavoro sempre nel mio settore di competenza. Con la pandemia, ho perso nuovamente l'occupazione. Ne ho trovate altre tre: erano tutte situazioni temporanee che duravano un anno o sei mesi. Ho fatto anche cose diverse, mi sono sempre adattata. Ti devi infatti adeguare a quello che il mercato ti offre", ha continuato.
La donna ha poi precisato di aver trovato in questi mesi un lavoretto: "L'ho trovato tramite una cooperativa presente nel mio comune di residenza e alla quale avevo lasciato il mio curriculum. Svolgo la mansione di assistente sul bus scolastico, ma lavoro un'ora e mezza al mattino e un'ora al mezzo al pomeriggio. Sono occupata solo tre ore al giorno, ma per il momento va bene così. Continuo ancora a cercare, ma non ho molte aspettative".
"Purtroppo ai curriculum non risponde quasi mai nessuno. È abbastanza complesso riuscire a capire dove vadano a finire. La mia non è neanche tanto una questione economica. È più una questione psicologica. Pur avendo un marito che non mi ha mai fatto pesare nulla, mi sento in difetto e in colpa per non riuscire a contribuire economicamente. Ho iniziato a lavorare a 19 anni, ho avuto la sfortuna di perdere i miei genitori e quindi ho sempre lavorato per mantenermi. Ho comprato casa da sola a 24 anni. Mi sono sempre impegnata anche facendo due-tre lavori. Sono rimasta senza lavoro a 45 anni perché l'azienda ha chiuso, però non avevo il timore di non trovare nulla perché pensavo di essere ancora abbastanza giovane".
"Sono però rimasta a casa cinque anni e man mano che passava il tempo, mi sentivo sempre peggio. Mi sono sentita persa. Non prendere in considerazione chi ha trent'anni di esperienza sulle spalle è brutto perché ti senti accantonata dalla società".