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Le chat del collaboratore scolastico arrestato per violenza su due studentesse: “Se lo dici a qualcuno ti uccido”

Una studentessa di 15 anni dell’istituto Paolo Carcano di Como ha denunciato un collaboratore scolastico di 64 anni per violenza sessuale. I carabinieri hanno analizzato il cellulare dell’uomo, ora agli arresti domiciliari.
A cura di Enrico Spaccini
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Un collaboratore scolastico del Setificio di Como è stato arrestato per violenza sessuale continuata e aggravata ai danni di una studentessa di 15 anni e per aver molestato e palpeggiato una ragazza di 17 anni. I carabinieri che stanno indagando sul caso, hanno fatto accertamenti sul cellulare del 64enne che ora si trova agli arresti domiciliari. Al suo interno sarebbero stati trovati i contatti di diverse studentesse e alcune di queste sono state sentite come testimoni. Una delle presunte vittime avrebbe riferito di aver ricevuto dal collaboratore scolastico minacce come: "Se lo dici a qualcuno ti vengo ad ammazzare" e "se non vieni con me ti vengo a prendere io in classe".

Le violenze nelle aule vuote e in biblioteca

Lo scorso marzo la 15enne ha raccontato a un compagno quello che sarebbe stata costretta a subire dal 64enne, convincendosi così a parlare poi con un'insegnante e con il preside. La denuncia è scattata subito e il 64enne è stato raggiunto dal provvedimento della misura cautelare degli arresti domiciliari ad aprile. Ora la Procura diComo ha notificato la chiusura delle indagini.

Le violenze nei confronti della 15enne sarebbero iniziate a ottobre e sarebbero state quotidiane. Il collaboratore scolastico dell'istituto Paolo Carcano a volte l'avrebbe portata nelle aule vuote, altre in biblioteca. La presunta vittima avrebbe anche ricevuto messaggi da quell'uomo in cui la costringeva a inviargli video compromettenti, ma lei avrebbe eliminato tutto per evitare che i genitori scoprissero tutto.

I messaggi alle 15enne e alle altre ragazze

Dopo un episodio che sarebbe avvenuto all'interno della biblioteca, la ragazzina gli avrebbe mandato un messaggio dicendo che non voleva "più fare quelle cose", ma il 64enne, riporta La Provincia di Como, avrebbe risposto dicendo: "Io ti vorrei" e "grazie di questi momenti belli che non dimenticherò".

Le altre ragazze che sono state ascoltate dagli investigatori avrebbero riferito di aver ricevuto a loro volta messaggi strani da parte di quel collaboratore scolastico. Alcuni di questi dicevano: "Ti penso" e "sono geloso di te", a un'altra avrebbe chiesto i dettagli dei momenti intimi che trascorreva con il fidanzato. Poi altri ancora con doppi sensi vari.

Il tutto sarebbe avvenuto nell'indifferenza generale. Il professor Roberto Peverelli, preside del Setificio, ha detto: "Non ci eravamo mai accorti di nulla", mentre una collega ha riferito di non aver mai visto il 64enne comportarsi in modo sconveniente con alcuna donna.

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