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Le attiviste di “Ribellione Animale” imbrattano l’ingresso di Regione Lombardia con il letame

Tre attiviste di Ribellione Animale hanno imbrattato l’ingresso di Palazzo Lombardia a Milano con il letame al grido di “stop sussidi agli allevamenti”.
A cura di Giorgia Venturini
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Nella mattinata di oggi venerdì 13 ottobre alcune attiviste di Ribellione Animale hanno imbrattato l'ingresso di Palazzo Lombardia a Milano con il letame. La manifestazione è stata accompagnata dallo striscione: "Stop sussidi agli allevamenti". In una nota gli attivisti spiegano il perché della manifestazione: "Da qui è stata ordinata l'uccisione dei 9 maiali del Santuario Progetto Cuori Liberi e la brutale repressione del 20 settembre scorso".

Lo scorso 20 settembre gli addetti della Asl e gli agenti della Polizia locale erano entrati per abbattere i suini con la polizia e i vigili del fuoco all'interno del rifugi italiani in cui vivono animali di diverse specie salvati dallo sfruttamento e non destinati al consumo umano. Quella mattina nove esemplari all'apparenza sani sono stati uccisi e le loro carcasse smaltite: una decisione presa perché nel Pavese c'era un focolaio di peste suina africana. Alcuni attivisti erano intervenuto per impedire l'esecuzione: alla fine quindici attivisti erano finiti in ospedale e una decina erano stati portati in Questura.

Oggi la nuova manifestazione è stata organizzata per chiedere al governo una "transizione del sistema alimentare attuale verso uno a base vegetale e la rimozione dell'Iva al 22% sui prodotti di prima necessità a base vegetale, penalizzando quelli che hanno un alto impatto ambientale". E ancora: l'associazione chiede la sospensione dell'apertura e dell'ampliamento di nuovi mattatoi e allevamenti, oltre che la redistribuire i sussidi destinati all'industria zootecnica alla transizione agro-ecologica delle aziende.

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