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Le amiche di Anna Bellisario, morta dopo aver mangiato un tiramisù: “Non meritava di morire così”

Potrebbe presto allungarsi la lista di indagati per la morte di Anna Bellisario, la 20enne che è morta dopo aver mangiato un tiramisù che conteneva tracce di latte, alle quali era allergica.
A cura di Ilaria Quattrone
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"Non meritava di morire così. I genitori sono devastati dal dolore, la mamma è distrutta, sta molto male. Anna era la sua unica figlia. Era fidanzata con Tommaso da un anno e mezzo": è quanto ha detto al quotidiano La Repubblica, un'amica di Anna Bellisario, la ventenne morta dopo aver mangiato un tiramisù vegano in un ristorante di Milano a causa di una devastante allergia alla proteina del latte.

Nella giornata di ieri, mercoledì 8 febbraio, il fidanzato della ragazza è stato ascoltato dai magistrati di Milano e ha ricostruito con loro quei pochi minuti a casa. I ragazzi hanno cenato in un ristorante di Corso Garibaldi, un locale di una catena vegetariana e vegana dove la ventenne aveva già cenato. Tommaso, il ragazzo della vittima, ha raccontato che Anna – quando ha ordinato il dolce – ha chiesto "rassicurazioni sul fatto che il tiramisù non contenesse latte".

Potrebbero esserci nuovi indagati

Dopo solo due cucchiaini, ha iniziato a star male. Ha avuto un violento choc anafilattico che l'ha costretta al ricovero, a un coma di dieci giorni e poi alla morte. Prima di finire in pronto soccorso, avrebbe utilizzato un antistaminico, un cortisone e un altro farmaco broncodilatatore. Non è però servito a nulla.

Il pubblico ministero Luca Gaglio, coordinato dall'aggiunta Tiziana Siciliano, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Al momento gli indagati sono quattro e appartengono tutti all'azienda che produce i vasetti di Tiramisun: il prodotto è stato ritirato dal ministero della Salute perché, quello ingerito dalla ragazza, conteneva tracce di latte. Tracce che però non erano indicate sull'etichetta.

Non è escluso che possano esserci altri indagati tra i responsabili del fast food e gli addetti che le avrebbero servito anche un panino con un maionese che conteneva tracce di uova, alle quali la giovane era allergica. "Ci conosciamo da tanti anni, ho ricordi meravigliosi con lei. Una persona speciale. Si prendeva sempre cura di sé ed era molto seguita dalla famiglia", ha raccontato un'amica.

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