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Caso Iovino-Fedez

L’avvocato di Fedez, indagato per rissa: “Dalla Procura non è arrivato nulla, gli ultras non c’entrano”

“Tante informazioni che girano non sono vere. Gli Ultrà non c’entrano nulla. Chi scrive il contrario sbaglia. Semplicemente il suo bodyguard è un tifoso del Milan”, lo precisa l’avvocato di Fedez. Il rapper è indagato perché sarebbe coinvolto in un pestaggio a Cristiano Iovino.
A cura di Giorgia Venturini
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"Non abbiamo evidenza di nulla. Nulla è arrivato dalla Procura". Lo precisa a Fanpage.it l'avvocato di Fedez, Gabriele Minniti, a qualche giorno dalla notizie che la Procura ha iscritto nel registro degli indagati il rapper per l'ipotesi di reato di rissa, lesioni e percosse in concorso. I fatti risalgono alla notte tra il 21 e il 22 aprile quando – stando anche ad alcuni video in mano ai magistrati – il personal trainer Cristiano Iovino sarebbe stato vittima di un pestaggio fuori da casa sua a Milano: è stato avvicinato da un suv nero da cui sono scese più persone che lo hanno preso a pugni. Chi siano queste persone è ancora tutto da accertare ma Fedez è finito nel mirino della Procura perché il vigilante che ha aiutato il personal trainer a mettersi al sicuro avrebbe riconosciuto il rapper. Il suo nome infatti è stato il primo che ha detto ai carabinieri una volta giunti sul posto.

Certo al momento è che Iovino non ha presentato alcuna querela dicendo di essere stato picchiato da "sconosciuti" e che Fedez, durante un suo intervento al salone del libro di Torino, ha ribadito più volte che lui non era presente. "Ma sul posto di cosa? – ha detto -. Ma quale aggressione, se non c'è referto medico, non c'è la persona ferita?". Infine, il rapper conclude: "Per configurarsi, il reato di lesioni personali ha bisogno di un referto di 40 giorni e quindi non ci sono gli estremi".

Stando ad alcune informazioni emerse in questi giorni, sembrerebbe che gli "accompagnatori" di Fedez avessero urlato al vigilante di non fare nomi ai carabinieri. Chiedendogli poi con insistenza il numero di cellulare. La guarda giurata non si è lasciata intimorire e la prima cosa che ha fatto una volta rimasto solo con la vittima è stata quella di chiamare il 112.

Ma chi erano le persone insieme a Fedez, se venisse confermata la sua presenza? Si è parlato in un primo momento di ultrà della Curva Sud del Milan, ma l'avvocato Minniti tiene a smentire: "Tante informazioni che girano non sono vere. Gli Ultrà non c'entrano nulla. Chi scrive il contrario sbaglia. Semplicemente il suo bodyguard è un tifoso del Milan. Punto. Tutto il resto è falso, come che abbiano partecipato alcuni membri della curva". Così come sostenuto in un comunicato della stessa curva.

Alla domanda se Fedez era presente quella notte durante il pestaggio il suo legale risponde così: "Lui ha fatto le sue dichiarazioni. Non ho nulla da aggiungere rispetto a quello che ha già detto lui. Non sappiamo nulla dei video". Tutto ora è in mano alla Procura che farà gli accertamenti del caso per chiarire ogni singolo particolare dell'accaduto.

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