L’avvocato dell’uomo che ha picchiato la figliastra di 9 mesi: “Non l’ha presa a calci e pugni”
È stato convalidato l'arresto di Mario Franchini, l'uomo di 28 anni finito in carcere a Pavia con l'accusa di aver picchiato la figlia di appena nove mesi della sua compagna: "È veramente stupito e pentito di quanto accaduto", racconta l'avvocata Maria Teresa Gobbo a Fanpage.it. La piccola, fortunatamente, è fuori pericolo ed è in condizioni stabili all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Le telefonate della compagna e l'arrivo della nonna
L'episodio risale al pomeriggio di sabato 1 ottobre. L'uomo si trovava in casa con la piccola. La compagna invece era a lavoro. Preoccupata perché Franchini non rispondeva alle telefonate, ha allertato la madre che si è subito recata nell'appartamento. La donna ha trovato la piccola con diversi lividi e ha subito chiamato i soccorsi. L'uomo – in un primo momento – aveva raccontato che la bimba era caduta dal seggiolone.
L'avvocata: Impossibile che le abbia dato calci e pugni
Una volta in ospedale, i medici hanno allertato i carabinieri. Fin da subito si è parlato di calci e pugni che il 28enne avrebbe dato alla piccola. Una tesi che però la difesa smentisce: "Si ricorda di averla strattonata. È impossibile – continua il legale a Fanpage.it – che le abbia dato calci e pugni perché una bimba di nove mesi sarebbe sicuramente morta".
Il 28enne non ricorda cosa sia successo
Cos'è successo quindi in quei minuti? Il 28enne non lo ricorda. Non sa cosa possa essergli scattato e perché possa aver fatto una cosa del genere: "Ieri durante l'udienza di convalida ha risposto a tutte le domande. È molto turbato in relazione ai fatti, ma lo è stato da subito. Chiede sempre della bambina, di come sta. È più preoccupato – conclude con Fanpage.it – per le condizioni della piccola che per il suo futuro. Fin da subito si è pentito di quanto successo".