L’avvocato del padre della 13enne morta dopo lo schianto a 150 km/h: “Chiediamo provvedimenti urgenti per il 22enne”
Hanno sporto denuncia i genitori della 13enne che ha perso la vita in seguito all'incidente stradale avvenuto all'alba di venerdì 10 gennaio ad Abbadia Lariana (in provincia di Lecco) dopo sei giorni di ricovero nel reparto di Neurorianimazione dell'Ospedale Manzoni di Lecco.
"La denuncia, depositata venerdì pomeriggio alla Procura di Lecco, chiede che si prendano provvedimenti urgenti contro il ragazzo 22enne che era alla guida della vettura in quanto soggetto pericoloso come emerge da una serie di video e messaggi che abbiamo ritrovato sul telefono della ragazza e che abbiamo consegnato alla Procura". A spiegarlo a Fanpage.it è Marcello Perillo, l'avvocato difensore del padre della ragazza.
Questa è la strada intrapresa dal padre dopo il decesso della figlia 13enne, il 16 gennaio, dopo sei giorni di ricovero all'ospedale Manzoni di Lecco, dopo che la Bmw su cui viaggiava con due amici si è schiantata contro un muretto verso le 5 del mattino vicino all'imbocco della superstrada 36.
Secondo quanto appreso, alla guida della macchina c'era un 22enne, rimasto ferito lievemente, ora indagato per omicidio stradale. A bordo anche un giovane 19enne, proprietario dell'auto e non ancora patentato. I tre ragazzi si stavano dirigendo a Lecco per riaccompagnare a casa la 13enne dopo una serata trascorsa insieme dopo che la ragazza era uscita di casa senza avvisare la madre.
"Abbiamo fatto quello che potevamo fare. Abbiamo sollecitato in maniera educata e formale chi deve prendere provvedimenti. Ora dobbiamo aspettare la Procura", ha concluso l'avvocato.