L’avvocato del 19enne che ha fatto a pezzi il padre: “Gianluca Loprete non risponde nemmeno a me”
"Non parla, non collabora. Risponde a monosillabi. Non vuole parlare della vicenda, né vuole spiegare il suo gesto": a dirlo a Fanpage.it è l'avvocato Fabio Gaetano Scotti, legale d'ufficio di Gianluca Loprete, il ragazzo di 19 anni che è stato arrestato nella giornata di ieri, domenica 12 giugno, con l'accusa di aver ucciso e fatto a pezzi il padre a Sesto San Giovanni (Milano).
Non ha parlato nemmeno con la psichiatra della struttura
Antonio, funzionario di banca 57enne, è stato brutalmente ucciso dal figlio. Il 19enne, fin da bambino, era seguito dal Centro Psicosociale per disturbi mentali diagnosticati: nelle prossime ore potrebbe essere disposta la perizia psichiatrica. A richiederla potrebbe essere lo stesso sostituto procuratore di Monza, Carlo Cinque, che è anche titolare dell'inchiesta. Il ragazzo, nonostante abbia confessato di aver ucciso il padre ed essersi consegnato ai carabinieri, si trova in carcere e adesso si è chiuso nel silenzio: "Ha fatto un colloquio con la psichiatra della struttura. Non parla – spiega a Fanpage.it, l'avvocato – risponde solo a monosillabi. Anche con me che l'ho incontrato ieri e oggi. Non vuole parlare della tragedia".
I rapporti tesi tra il padre e il figlio
Da quanto emerso nelle ultime ore, come confermato dallo stesso legale, i rapporti tra il padre e il ragazzo sarebbero stati tesi negli ultimi periodi. Anche la madre, che l'avvocato Scotti ha sentito nelle ultime ore, ha confermato lo stato di depressione dell'ex marito. L'uomo infatti avrebbe fatto uso di psicofarmaci, trovati poi in casa: avrebbe mostrato i primi sintomi della malattia dopo la fine del matrimonio e a causa del suicidio del padre, ex poliziotto. La madre avrebbe detto agli inquirenti che il ragazzo si lamentava di dover fare tutto: "Dalle pulizie alla spesa".