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L’avvocata di Angelica Schiatti, che ha denunciato Morgan per stalking: “Prima le chiede scusa, poi la denigra”

“Noi opporremo a questa richiesta di giustizia riparativa. Non ci sono gli estremi perché si possa applicare alla fattispecie questo percorso. Questa persona ha chiesto scusa ad Angelica Schiatti e il momento dopo l’ha insultata e l’ha diffamata, le ha rivolto epiteti terribili”: a dirlo è l’avvocata Maria Nirta, che difende la cantautrice Angelica Schiatti che ha denunciato Morgan per stalking.
A cura di Ilaria Quattrone
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Nella giornata di ieri, venerdì 13 settembre, si è svolta a Lecco l'udienza del processo che vede Marco Castoldi, in arte Morgan, imputato per stalking nei confronti dell'ex fidanzata, Angelica Schiatti. La denuncia della cantautrice risale a maggio 2020. Nonostante siano passati quattro anni da questa e dall'attivazione del codice rosso, il procedimento penale è ancora in corso.

Durante l'udienza di oggi il cantautore ha reso spontanee dichiarazioni in aula: "Io ho proposto le mie scuse anche in maniera formale per il linguaggio usato e gli atteggiamenti legati a un periodo particolarmente difficile della mia vita, acuito dalla fine della relazione sentimentale e affettiva che ci legava. Interrompendo Schiatti ogni possibilità di dialogo in un momento di massima fragilità, mi stavo disintossicando, c'era il Covid e avevo subito lo sfratto da casa, il mio dolore lo ho esternato tramite scritti, anche attraverso terzi".

E ancora: "Non è mia intenzione sminuire la percezione della persona offesa spiegherò quando avrò l'opportunità di farlo il merito della vicenda".

Ha inoltre chiesto al giudice di poter accedere a un percorso di giustizia riparativa. Si tratta di una forma di risoluzione del conflitto che è complementare al processo. Questa è basata sul contatto diretto tra le parti e prevede l'aiuto di un mediatore imparziale.

A Fanpage.it l'avvocata Maria Nirta, che difende Schiatti, ha specificato: "Noi c'eravamo già espressi alla precedente udienza, durante la quale era stata introdotta la possibilità di poter accedere alla giustizia riparativa. A mio avviso non ci sono gli estremi. Mi riserverò di inviare materiale al giudice a sostegno di quanto asserito. L'applicazione dell'articolo 162 ultimo comma, sulla scorta di quello che stabilisce la giurisprudenza e la dottrina, non è infatti ammissibile per il reato di stalking".

Il giudice si è riservato di decidere in merito entro il 27 settembre. La prima udienza del dibattimento è prevista per l’8 novembre.

Nel frattempo a lasciare basiti è la capacità di Morgan di alternare le scuse alla cantautrice alle accuse: in un video ha sostenuto che Schiatti lo avrebbe usato per cercare visibilità e "aumentare i follower".

"Mi sembra difficile che Angelica possa cercare visibilità da questo procedimento. Questa faccenda dura quattro anni. E in questi anni né lei né io abbiamo mai rilasciato interviste. Non ha mai partecipato ad alcuna trasmissione televisiva. Ha solo pubblicato quel piccolo post di ringraziamento di Instagram dopo che la sua vicenda, a seguito dell'articolo firmato da Selvaggia Lucarelli lo scorso luglio, è balzata agli onori della cronaca", ha proseguito l'avvocata della cantautrice.

In un video pubblicato sui social, Morgan ha affermato, relativamente alle accuse di stalking, di essere stato "calunniato" e "danneggiato".

Eppure i messaggi che erano stati resi pubblici negli scorsi mesi sono inequivocabili. Tra questi c'erano: "E adesso per la gioia di tutti i segaioli del mondo vi sparo una tripletta di video porno di A. che vi mettono a posto per qualche anno" o ancora "Non posso condividere con qualcuno un po' di santa troiagg***, di una tr*** che ha fatto la tr*** perché è tr**** e sa fare solo la tr***?").

Morgan ha giustificato questi contenuti sostenendo che: "All'epoca, essendo coinvolto in un sentimento, che pensavo fosse corrisposto, ho scritto dei messaggi: i messaggi che voi avete letto, sono l'unico momento di giramento di coglioni che hanno tutti".

Un atteggiamento che sembrerebbe "semplificare" l'accaduto: "È normale che riduca e semplifichi perché è una persona che ama scremare le proprie condotte. Quanto è stato pubblicato nei mesi scorsi è agli atti. Non è stato prodotto da noi, ma è emerso dalla perizia effettuata da un consulente nominato dal tribunale", precisa ancora la legale Nirta.

"Noi opporremo a questa richiesta di giustizia riparativa. Non ci sono gli estremi perché si possa applicare alla fattispecie questo percorso. Questa persona ha chiesto scusa ad Angelica Schiatti e il momento dopo l'ha insultata e l'ha diffamata, le ha rivolto epiteti terribili, ha ripostato video anche di Fabrizio Corona dove Angelica è stata definita ‘tossica che si accompagna con tossici'. Ha addirittura immaginato il bagno di casa loro, di Calcutta come una sorta di latrina e dice ‘quest'uomo sa la verità'", ha precisato l'avvocata di Schiatti.

"Ogni mattina, ancora adesso, Angelica si sveglia e questo signore pubblica questi contenuti sui propri canali social. Poi però chiede di fare un percorso di giustizia riparativa e sostiene che Angelica lo voglia massacrare. Mi pare che sia bravissimo a massacrarsi da solo salvo poi a voler addossare le responsabilità agli altri".

"Oggi Angelica non si è presentata all'udienza. Ho prodotto diverse istanze in cui è spiegato che la mia cliente è seguita da una psicoterapeuta, che le ha sconsigliato caldamente l'incontro con Morgan perché minerebbe fortemente l'equilibrio psicofisico che Angelica ha raggiunto con difficoltà. La paura è sempre molto forte".

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