video suggerito
video suggerito
Ultime notizie su Alessia Pifferi

L’avvocata di Alessia Pifferi: “In carcere sta bene perché è coccolata, soffre perché le manca la bambina”

L’avvocata di Alessia Pifferi, Alessia Pontenani, ha spiegato che la sua cliente “sta bene in carcere perché è coccolata” e ha ricevuto un affetto che non aveva mai avuto fuori dall’istituto penitenziario. Ha inoltre sottolineato che “ha preso consapevolezza di quanto accaduto” e che “soffre tantissimo perché le manca la bambina”.
A cura di Ilaria Quattrone
5.244 CONDIVISIONI
Alessia Pifferi e l'avvocata Alessia Pontenani in tribunale a Milano
Alessia Pifferi e l'avvocata Alessia Pontenani in tribunale a Milano
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

"Soffre tantissimo, ma nelle relazioni della psicologa c'è questo elemento. La bambina le manca tantissimo. Lei adesso capisce cosa ha fatto": a dirlo durante la trasmissione Ore 14, andata in onda ieri pomeriggio su RaiDue, è l'avvocata Alessia Pontenani che difende Alessia Pifferi, accusata di aver lasciato morire di stenti la figlia Diana in un appartamento a Milano.

Pontentani: Pifferi sta bene in carcere perché è coccolata

La legale ha ripetuto che la sua cliente ha preso consapevolezza di quanto accaduto: "Che questo non vuol dire, come ha detto il pubblico ministero quando si è opposto alla perizia, che stia fingendo o abbia capito o abbia cercato di scaricare le responsabilità su altri".  Pontenani ha inoltre descritto le condizioni in cui vive Pifferi a San Vittore. Ha spiegato, infatti, che non si "lamenta mai del tempo che trascorre in carcere".

Immagine

E probabilmente perché "sta bene. Nella tragicità di tutto quello che è accaduto, Alessia adesso sta bene perché è in una situazione in cui viene coccolata, viene coccolata da me, viene coccolata dagli agenti penitenziari, dagli assistenti". E questo, per l'avvocata, è indice del fatto che fuori le è sempre mancato affetto: "Lei cercava questo bisogno di amore, affetto e calore umano".

La legale: Alessia Pifferi non conosceva il significato di "manipolare"

La legale ha poi nuovamente sottolineato che Pifferi abbia un ritardo cognitivo:  “Quando il pubblico ministero ha accusato, in modo un po’ feroce e anche del tutto ingiustificato, le psicologhe di averla manipolata. Allora io sono andata da Alessia a dirle:ma  ti senti manipolata dalle psicologhe del carcere? Lei mi guarda e mi dice sì. Al che io le dico: tu sai cosa vuol dire manipolare? No. Allora dopo che le ho spiegato, mi ha detto: ah no, non è vero sono brave”.

Diana Pifferi
Diana Pifferi

L'avvocata sostiene infatti che durante la perizia emergeranno questi deficit: "E se non ci sarà un vizio totale di mente, ci sarà quanto meno un vizio parziale di mente. Questo deve essere riconosciuto".

5.244 CONDIVISIONI
263 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views