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Omicidio di Giulia Tramontano

“L’avrei chiamato assassino, ma non potevo”: perché Chiara Tramontano non cita mai Impagnatiello in aula

Si è tenuta oggi in Corte d’Assise a Milano la quarta udienza del processo per il delitto di Giulia Tramontano. Ha testimoniato la sorella Chiara, che non ha mai nominato l’imputato. “Se avessi potuto l’avrei chiamato assassino”, le sue parole a Fanpage.it.
A cura di Francesca Del Boca
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Chiara Tramontano
Chiara Tramontano
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(Con Chiara Daffini)

Lo chiama "l’imputato", mai per nome e cognome. Nell’aula della Corte d’Assise di Milano Chiara Tramontano, sorella di Giulia, sta attenta a non nominare mai il barman 30enne accusato ora di omicidio volontario aggravato. "Avrei voluto chiamarlo assassino, ma non potevo", ha dichiarato la giovane a Fanpage.it, a margine del processo.

E ancora. "Lui per mesi ha continuato a mentire, tornare sui suoi passi, nascondere prove e indizi. Per una persona che ama questo è estenuante, ha fatto dubitare a Giulia della sua stessa lucidità. La manipolava perché fosse dipendente da quello che lui diceva. Parlava male di me con lei, cercava di farmi fuori e di instillarle il dubbio: aveva capito che ero quella che poteva allontanarla", le parole della sorella minore di Giulia Tramontano. "Giulia era una donna in carriera, indipendente, sensibile. Era molto fiera dei suoi sforzi e dei suoi sacrifici, pronta a crescere un figlio anche da sola. Una ragazza apparentemente chiusa ma che in realtà dava il cento per cento nelle relazioni, dimenticando purtroppo sé stessa".

Chiara Tramontano, durante la quarta udienza del processo contro Impagnatiello, in aula ha ricostruito soprattutto i primi mesi di relazione tra i due. "Sono andati a convivere dopo pochissimi mesi, io non ero d'accordo. Lei all'inizio non era attratta, ha accettato la sua corte dopo tanto tempo".

Così ha ripercorso la vicenda, culminata nel delitto avvenuto il 27 maggio 2023 nell'appartamento che la coppia condivideva a Senago, nel Milanese. "Giulia si era accorta di essere incinta nel dicembre del 2022. Ma per lui non è stata una buona notizia". Da qui l'appuntamento con un consultorio, e l'improvviso dietrofront di Impagnatiello.

Poi la scoperta del tradimento di lui, dopo aver localizzato le cuffiette del suo smartphone grazie a un'applicazione. "Si era accorta che lui, ogni giorno, faceva una tappa anomala al ritorno dal lavoro. Mi ha anche confidato di essere andata in quel posto ma non c’era niente, se non palazzi eleganti. Lui, davanti alla richiesta di spiegazioni. inizialmente le aveva parlato di sigarette e pranzi coi colleghi, poi le aveva raccontato di essere andato in quel posto per comprarle un anello". Dopo qualche tempo, però, confessa e prende le distanze dalla compagna.

È Giulia a voler abortire, stavolta. "Non lo voleva perdonare e ci chiedeva cosa fare. Le dissi che poteva scegliere se portare avanti la gravidanza con il nostro aiuto oppure interromperla e cominciare una nuova vita lontano da quella relazione malata. Era però troppo tardi per farlo, e nemmeno la nostra famiglia era d'accordo".

Impagnatiello cerca di recuperare, i due vanno in vacanza a Ibiza. "La faceva passare per pazza. Le aveva detto che si era inventato il tradimento perché aveva paura della gravidanza". Poi la scomparsa nel nulla, il 27 maggio del 2023.

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