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Lavoratori degli hotel di lusso di Como pagati 6 euro all’ora: “Turni massacranti e in inverno cassa integrazione”

Alcuni lavoratori del settore alberghiero comasco hanno denunciato la loro condizione contrattuale precaria e con una retribuzione ritenuta non adeguata al lavoro svolto. Un sistema che li porta a ritrovarsi senza un impiego a stagione estiva conclusa.
A cura di Enrico Spaccini
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La stagione estiva è ormai alle porte e Como si sta preparando per accogliere turisti da tutto il mondo. Sulle sponde del Lario ci sono alcuni hotel che sono tra i migliori del settore, classificati come 5 stelle lusso. I clienti che vogliono concedersi una vacanza con tutti i comfort del caso troveranno servizi di ogni tipo e personale in grado di garantire un servizio di qualità. Quello che troppo spesso viene dimenticato e ignorato, però, è la situazione contrattuale dei lavoratori del comparto turistico.

Il 73 per cento dei contratti firmati a Como sono a termine

"Mia moglie ha lavorato in questi hotel 5 stelle lusso come cameriera ai piani. Un lavoro duro, retribuito 6 euro all'ora con extra non pagati e turni notturni fino alle 23 non indennizzati", ha raccontato un lettore di ComoZero, testata online che ha pubblicato le testimonianze dei dipendenti del settore alberghiero comasco. La lettera parla di un numero di camere affidato alle cameriere ritenuto eccessivo e obbligato a causa di carenza di personale che, sostiene il lettore, "in piena stagione scappava".

Una situazione che sarebbe destinata a ripetersi anche nei prossimi mesi. Il sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal, ha rilevato che nel periodo aprile-giugno 2024 i contratti che saranno firmati a Como aumenteranno rispetto all'anno scorso. Questi, però, appartengono per la maggior parte nel settore dei servizi e nel 73 per cento dei casi si tratta di contratti a termine.

"Non vogliono assumere per non pagare stipendi più consoni"

Solo il 21 per cento, infatti, sono a tempo indeterminato. Un dato ancora di molto inferiore alla media che si registra nell'intera regione Lombardia, che si attesta al 32 per cento. "Non è vero che non trovano personale", ha aggiunto un altro lettore che ha scritto a ComoZero, "il punto è che spesso non lo vogliono assumere per non pagare stipendi più consoni a un professionista".

Ecco, allora, che i lavoratori accettano di lavorare "fino a 12-14 ore al giorno e a volte anche di più", continuano i lettori, "e quando si arriva a fine settembre si va in cassa integrazione perché d'inverno non si trova lavoro".

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