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L’auto sparita e i debiti da 300mila euro: cosa sappiamo di Ivano Camarri, il geometra scomparso

Ivano Camarri è scomparso da sei mesi dalla Valtellina (Sondrio): da quel 12 dicembre non si trova più nemmeno la sua automobile né il suo cellulare che risulta spento dal giorno prima.
A cura di Ilaria Quattrone
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Ivano Camarri (foto da Facebook)
Ivano Camarri (foto da Facebook)

La Procura di Sondrio ha aperto un fascicolo per omicidio sul caso di Ivano Camarri, il geometra di settant'anni che è scomparso il 12 dicembre scorso dalla Valtellina. Da quel giorno nessuno ha più avuto notizie: non sono stati trovati né il cellulare né la sua automobile. Non ci sarebbe nemmeno alcun movimento sul conto bancario. Il professionista era residente a Mantello (Sondrio). Aveva uno studio a Dubino e aveva ricoperto l'incarico di vice sindaco proprio a Mantello.

L'incontro con il cliente e la macchina mai trovata

E proprio il sindaco di Dubino Emanuele Nonini, sentito dal quotidiano Il Giorno, ha detto: "Spero ancora sia un allontanamento volontario". Quel 12 dicembre, il tecnico è uscito da casa sua e ha detto alla sua famiglia che sarebbe andato a Milano: si sarebbe dovuto recare nello studio di un collega per un incontro con un cliente. A quell'appuntamento però non si è mai presentato.

Il collega ha infatti contattato la famiglia chiedendo se fosse successo qualcosa. I parenti hanno immediatamente denunciato la scomparsa ai carabinieri. Inizialmente si è pensato a un allontanamento volontario: l'auto non è mai stata trovata. Adesso l'apertura del fascicolo, fondamentale per gli accertamenti tecnici. Sono state analizzate alcune immagini delle telecamere installate lungo il percorso, ma non è stato trovato nulla di rilevante.

L'affare da 100mila euro e i debiti da 300mila euro

Al momento ci sarebbe una pista legata a un affare da centomila euro, di cui però ancora non si hanno maggiori informazioni. Un amico, sempre contattato da Il Giorno, ha affermato: "Un affare da centomila euro al giorno d'oggi mi pare una cosa ordinaria con i prezzi che girano".

Sembrerebbe inoltre che l'uomo avesse contratto trecentomila euro di debiti con una banca locale che sarebbero stati coperti da ipoteca. A renderlo noto è stato il procuratore della Repubblica di Sondrio Piero Basilone. La famiglia però non ne sapeva nulla.

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