Laura Ziliani: dopo l’omicidio Mirto mostrò alla vicina la torta fatta per la festa della mamma
Si terrà domattina l'interrogatorio di garanzia nei confronti di Silvia e Paola Zani e di Mirto Milani, in carcere con l'accusa di aver ucciso Laura Ziliani e averne nascosto il corpo, ritrovato solo tre mesi dopo la sparizione. Le due figlie dell'ex vigilessa di Temù sono recluse nel carcere di Verziano, mentre il fidanzato della sorella maggiore, che sembra avesse una relazione nascosta anche con la sorella più piccola, si trova nel penitenziario di Canton Mombello.
Tutti sono rimasti in silenzio da quando, lo scorso giovedì, sono stati arrestati. E non si sa se si avvarranno della facoltà di non rispondere anche nell'interrogatorio di domattina davanti al giudice per le indagini preliminari Alessandra Sabatucci. Di sicuro i tre avevano parlato, e non poco, subito dopo aver ordito il loro "piano diabolico" per uccidere Laura e far credere che la donna fosse scomparsa durante una passeggiata in montagna. Una versione portata avanti dalle due figlie in lacrime anche in tv e che Mirto, ritenuto dal gip la "mente" dietro il piano, recitava con freddezza.
Mirto mostrò alla vicina una torta per la festa della mamma: Laura era già morta
Ne è un esempio quanto raccontato dall'amica e vicina di casa di Laura, la signora Nicoleta, agli inquirenti: all'indomani della scomparsa di Laura la donna incontrò Mirto per strada e il ragazzo le raccontò di aver visto per l'ultima volta Laura la mattina precedente, ovviamente mentendo. E per rendere ancora più veritiera la sua recita Mirto, come riportano le carte dell'ordinanza cautelare firmata dal giudice Sabatucci, fece entrare la vicina di casa nell'atrio della casa di Temù, dov'era presente il frigorifero, lo aprì e mostrò alla signora "la torta che avevano preparato Silvia e Paola per festeggiare la festa della mamma". Quella mamma che però le due figlie assieme a Mirto avevano appena ucciso.