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L’attacco dell’opposizione a Fontana, indagato nel caso camici: “Se ne deve andare, è inadeguato”

“Per me Fontana se ne deve andare. È palesemente inadeguato”. Questo l’attacco più duro arrivato al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana dopo la scoperta dell’iscrizione del suo nome al registro degli indagati nel caso camici. A invitare il governatore a fare un passo indietro è Pierfrancesco Majorino, eurodeputato del Pd. Solidarietà, invece, da parte della maggioranza regionale.
A cura di Filippo M. Capra
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"L’ennesimo schiaffo in pieno viso a tutti i lombardi". Ha commentato così la notizia relativa all'iscrizione tra gli indagati nel caso camici in Lombardia di Attilio Fontana, dopo il cognato Andrea Dini, il capogruppo del Movimento 5 stelle in consiglio regionale Massimo De Rosa. L'esponente grillino ha detto che "i lombardi assistono attoniti alle decine di indagini che culminano con il reato ipotizzato di frode in pubbliche forniture al massimo rappresentante del governo locale". E sulle "troppe ombre spaventose" che si allungano sulla classe dirigente che dirige la regione, De Rosa auspica che "Fontana lunedì (27 luglio, ndr) venga a riferire in Aula".

L'opposizione: Si dimetta, è inadeguato

Alla richiesta si accoda anche il leader del Partito Democratico al Pirellone Fabio Pizzul: Fontana ha molte cose da chiarire, alla magistratura prima di tutto, ma anche ai cittadini lombardi – ha detto -, a cui deve spiegare perché ha dichiarato che di questa vicenda non sapeva nulla mentre le cose starebbero in maniera diversa". Il segretario regionale del Pd Vinicio Peluffo invita invece Fontana a "smentire in modo convincente" poiché, altrimenti, "prenderemo atto si è definitivamente rotto il rapporto di fiducia con i cittadini lombardi". Peluffo cita le varie inchieste, dal caso camici a quello dei test della Diasorini, da quanto accaduto nelle Rsa durante la prima fase della pandemia al pronto soccorso di Alzano Lombardo. A organizzare l'offensiva più dura, però, è l'eurodeputato del Partito Democratico Pierfrancesco Majorino che, senza mezzi termini, ha dichiarato: "Per me Fontana se ne deve andare. È palesemente inadeguato".

La maggioranza: Assurdo indagarlo per dei camici regalati alla Regione

Se da un lato, come era preventivabile, l'opposizione si è scagliata contro il governatore lombardo, dall'altro il presidente della Regione Lombardia ha ricevuto il pieno sostegno da parte della maggioranza. Su tutti, a spendere parole di vicinanza è l'assessore al Welfare Giulio Gallera che si è detto costantemente al fianco di Attilio Fontana in questi drammatici mesi e posso urlare la sua serietà, l’onestà assoluta e la determinazione esclusiva a salvare le vite". Compatto con Gallera l'assessore all'Ambiente Raffaele Cattaneo, a capo della task force istituita durante l'emergenza per reperire materiali. Su Facebook, Cattaneo ha espresso solidarietà al governatore, "nella certezza della correttezza assoluta dei comportamenti suoi e di tutti noi". E così anche il capogruppo della Lega Roberto Anelli, il quale sostiene che "indagare Fontana perché un'azienda ha regalato i camici alla Regione, pare davvero un'assurdità". Anelli ha attaccato duramente chi sta "cercando di ribaltare la realtà". Infine, è arrivata anche la solidarietà di Forza Italia.

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