video suggerito
video suggerito

L’assessore Romani del Comune di Milano: “Il governo lascia 10 bimbi senza diritti per punire le coppie Lgbt”

A Fanpage.it l’assessora ai Servizi Civici e Generali Gaia Romani spiega cosa cambierà in Comune a Milano dopo che il Ministero dell’Interno ha chiesto di bloccare il riconoscimento all’anagrafe dei figli di coppie gay: “Dieci bambini di famiglie Lgbt ora rischiano di non essere registrati”.
A cura di Giorgia Venturini
49 CONDIVISIONI
Immagine

"Dieci bambini di famiglie Lgbt ora rischiano di non essere registrati". A Fanpage.it l'assessora ai Servizi Civici e Generali Gaia Romani spiega cosa cambierà in Comune a Milano dopo che il Ministero dell'Interno ha chiesto di bloccare il riconoscimento all'anagrafe dei figli di coppie gay. Spetterà ora alla Prefettura assicurarsi che questo avvenga. La decisione del governo travolge quella adottata dal Comune lo scorso luglio quando il sindaco Giuseppe Sala aveva introdotto la possibilità della registrazione direttamente all'anagrafe di quei bambini nati all'estero con la maternità surrogata da parte di entrambi i genitori.

A bloccare tutto ora è il governo. Le pratiche passeranno dal Tribunale, l'unico da questo momento in poi incaricato a decidere se riconoscere l'adozione in caso di famiglie omogenitoriali al genitore non biologico.

Gaia Romani, l'assessora ai Servizi Civici e Generali del Comune di Milano
Gaia Romani, l'assessora ai Servizi Civici e Generali del Comune di Milano

La decisione del governo che disagi porterà a voi in Comune?

Per noi il problema vero è che questi bambini che vivono a Milano avranno delle difficoltà molto concrete, molto pratiche. Mi sono sempre attivata per fare in modo che questi bambini abbiano la tessera sanitaria o per permettere alle famiglie di fare richiesta di iscrizione al nido dal momento che è necessario il certificato di nascita. Ora questo sarà ancora più complicato. Il governo ha proprio cambiato atteggiamento e ha chiesto alle Prefetture di fare altrettanto.

La Prefettura deve per forza adottare le decisioni del governo? 

Molto difficile che faccia il contrario. Le Prefetture dipendono direttamente dal Ministero dell'Interno: quindi non possono mai andare contro il Ministero, possono in casi particolari non agire.

Il governo però è stato chiaro: ha inviato circolari alla Prefetture chiedendo di assicurarsi che i sindaci si attengono a quanto deciso dal Ministero.

Cosa si aspetta ora dal governo?

Non mi aspetto nulla di più. Se non la forte paura e preoccupazione che possano impugnare anche gli atti di nascita che abbiamo già registrato da luglio ad oggi. Mi aspetto delle decisioni in negativo, non mi aspetto certo un aiuto concreto verso i Comuni. Dopotutto non c'è mai stata nessuna interlocuzione.

Se il governo decidesse di annullare tutti gli atti di nascita precedenti, il Comune non potrebbe far nulla?

Il governo si rivolgerebbe direttamente alle Procure che hanno la competenza di annullare gli atti. Il Comune non potrebbe far altro che costituirsi in giudizio difendendosi per aver portato avanti queste registrazioni.

Quante registrazioni di bambini di famiglie Lgbt sono state fatte dal Comune di Milano?

Da luglio sono stati fatti 17 riconoscimenti e 17 trascrizioni, ovvero atti di nascita nei primi casi con due mamme e nei secondi con due papà.

Invece in questi giorni quante famiglie Lgbt hanno fatto richiesta per il riconoscimento dei loro bambini e per cui si stavano avviando le pratiche?

Sono le famiglie che io sto incontrando in questa settimana. Sono 8 famiglie, di cui due con coppie di gemelli. Rischiano ora che le pratiche non andranno a buon fine.

49 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views