L’assessore Beghetto di Esino Lario è stato ucciso dal vicino per aver lasciato un sacco davanti alla porta sbagliata
Da ieri, domenica 21 aprile, la comunità di Esino Lario, piccolo comune di 750 abitanti in provincia di Lecco, è sconvolta per l'omicidio di Pierluigi Beghetto, assessore comunale. L'uomo, 53 anni, conosciuto in paese per la sua attività politica e per quella di apicoltore, è stato ucciso intorno alle 9,30 con un falcetto da giardiniere dal vicino di casa, Luciano Biffi, che poi ha anche confessato. Quello che stupisce di più, però, è il movente: secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, l'assassino avrebbe agito per problemi di vicinato, arrivati all'apice domenica mattina quando la vittima ha involontariamente appoggiato un sacchetto, probabilmente contenente pellet, davanti alla porta sbagliata.
Il movente dell'omicidio a Esino Lario
Sarebbero proprio le continue e durature controversie di vicinato il motivo per cui Biffi, 60 anni, ieri mattina ha impugnato un falcetto da giardiniere e ha colpito ripetutamente il suo vicino di casa, Beghetto. La scintilla potrebbe essere stata un banale errore del 53enne nell'appoggiare un sacchetto, probabilmente contenente pellet, al di fuori della porta di casa. La vittima lo avrebbe infatti lasciato davanti all'ingresso dell'appartamento del suo assassino. E tanto è bastato per scatenarne la reazione.
Di Biffi tutti in paese dicono che "non è mai stato a posto con la testa". Era infatti conosciuto per essere una persona irascibile, violenta e talvolta perfino aggressiva. L'unico che, però, sembrava dargli un po' di confidenza era proprio Beghetto: sembrerebbe che in passato lo avesse anche preso a lavorare qualche volta con lui nella sua attività di apicoltore. Ma neanche questo ha migliorato il loro rapporto di vicinato.
Il ricordo di Pierluigi Beghetto
Beghetto a Esino è ricordato da tutti con grande affetto, lui che in realtà viveva a Usmate Velate, in provincia di Monza e Brianza, con la moglie e i due figli di 17 e 24 anni, ma che in paese aveva acquistato un piccolo appartamento dove appoggiarsi quando andava lì ad allevare le sue api. E così poi ne è diventato assessore. Fra i primi a ricordarlo proprio il sindaco, che non solo si è voluto recare personalmente dalla famiglia per portare le proprie condoglianze, ma ha anche deciso di proclamare tre giorni di lutto cittadino.