Lascia al figlio una bomba a mano vuota per giocare, gli artificieri: “Poteva uccidere”

Un ordigno apparentemente innocuo, al punto da essere lasciato in mano a un bambino per "giocare alla guerra". Ma gli artificieri, chiamati da un vicino allarmato, confermano il sospetto più terribile. "È molto pericoloso. Poteva uccidere".
Succede a Castel Goffredo, provincia di Mantova, quando un residente intravede qualcosa di strano per strada. È un oggetto abbandonato a terra, e ha tutte le sembianze di una bomba a mano. L'uomo, terrorizzato, convoca immediatamente le forze dell'ordine: sul posto accorrono il sindaco, i Carabinieri della stazione di Castel Goffredo e del Radiomobile di Castiglione, la polizia locale, i Vigili del fuoco e la Protezione civile.
In poco tempo si va avanti un altro uomo, reclamando la paternità dell'ordigno. E rassicurando i presenti: "L’ha trovata mio nonno tanto tempo fa, la posso recuperare e riportare a casa senza problemi", le sue parole. "E comunque è vuota, non fa male a nessuno". Al punto da lasciarla nelle mani del figlio e di qualche suo amico per "giocare alla guerra" sul marciapiede davanti a casa.
Ma, dopo un'attenta analisi, arriva il verdetto degli artificieri di Cremona a gelare il sangue dei presenti. La granata non conteneva esplosivo, sì, ma restava comunque pericolosissima: il meccanismo di deflagrazione non era infatti stato mai disattivato, e si sarebbe potuto verificare un improvviso scoppio in grado di causare seri danni a cose e persone, fino a provocare la morte.
La bomba a mano è stata così ora requisita dai Carabinieri, e portata in un luogo sicuro in attesa delle nuove verifiche degli artificieri e dell’autorità giudiziaria. La posizione del proprietario dell'esplosivo, invece, è attualmente al vaglio degli inquirenti.