L’amica di Carmela Fabozzi: “La mattina del giorno in cui è stata uccisa era preoccupata”
Emergono nuovi dettagli circa l'assassinio di Carmela Fabozzi, la 73enne uccisa e trovata in una pozza di sangue lo scorso 22 luglio a Malnate, in provincia di Varese. Per il delitto, la Procura che indaga ha arrestato Sergio Domenichini, accusato di aver tolto la vita alla donna. I pm hanno ricostruito passo passo gli spostamenti dell'uomo grazie al gps del suo cellulare, incastrandolo. L'uomo, un 66enne, è un pluripregiudicato per reati di truffa nei confronti degli anziani e allo stesso tempo volontario in un centro per la terza età.
Un'amica di Carmela: Quel giorno era preoccupata
In merito al giorno in cui la 73enne è stata uccisa, una sua cara amica ascoltata da La Prealpina ha detto che "quella mattina Carmela era strana, preoccupata, quando di solito non lo era e io la conoscevo da oltre vent’anni". La donna, allora, si sarebbe rivolta a Carmela chiedendole se fosse successo qualcosa, ricevendo in risposta un semplice "niente". "Ma lei che dimostrava meno dei suoi 73 anni – ha poi continuato – all’improvviso mi sembrava avere una ruga. Di sera corre qui un amico e mi dice: l’hanno ammazzata, non volevo crederci".
Domenichini arrestato un mese dopo, era in cella con Olindo Romano
L'arresto di Domenichini è arrivato lo scorso 19 agosto quando la Procura ha emesso una mandato di cattura nei suoi confronti, circa un mese dopo il delitto. Tradotto in carcere, il 66enne ha spartito la sua cella con Olindo Romano, l'uomo ritenuto responsabile insieme alla moglie Rosa Bazzi di quella che è passata alla Storia come la strage di Erba. Secondo l'accusa, Domenichini si trovava all'ora del delitto sul luogo in cui è avvenuto l'omicidio della donna.