L’altra donna di Alessandro Impagnatiello ha aiutato i carabinieri a incastrarlo per l’omicidio di Giulia
C'è stata intesa e solidarietà durante l'incontro tra la 29enne Giulia Tramontano e l'amante 23enne del suo compagno Alessandro Impagnatiello. Le due donne non sapevano dell'esistenza l'una dell'altra: il fidanzato viveva da circa un anno una storia parallela. A scoprire tutto per prima è stata la 23enne ed è stata anche lei la prima a preoccuparsi della scomparsa di Giulia: aveva paura che le fosse successo qualcosa, che fosse vittima del 30enne. Così si era messa in contatto con la sorella della 29enne. Insomma, è stata "l'altra" ad avere i primi sospetti su Alessandro Impagnatiello, come ha dichiarato lei in un verbale dei carabinieri.
Cosa ha raccontato l'amante di Impagnatiello ai carabinieri
La giovanissima collega italo-inglese ha raccontato agli investigatori che entrambe si erano rese conto di essere state raggirate dal 30enne. Avevano chiesto anche a lui di partecipare al loro incontro di sabato pomeriggio, ma lui aveva deciso di non andarci.
Giulia è incinta del settimo mese, mentre la 23enne ha raccontato di essere rimasta incinta del 30enne a gennaio ma di aver interrotto la gravidanza in accordo con l'uomo. Dopo quell'incontro Giulia è tornata a casa e ha affrontato in un ultimo incontro il compagno: quella sera Alessandro Impagnatiello ucciderà con tre coltellate la fidanzata.
I messaggi che si sono scambiati le due ragazze
La prima a insospettirsi quella sera è stata proprio la 23enne: la ragazza ha raccontato di aver ricevuto dei messaggio con toni molto più duri e seri dal numero di cellulare di Giulia. Toni che non erano quelli utilizzati dalla 29enne durante il loro incontro di poche ore prima.
Come se non fosse lei a scrivere. L'ultimo messaggio che riceve era arrivato poco prima le 22: "Giulia" le avrebbe scritto di lasciarla stare e che voleva ritornare a casa in Campania. Secondo la Procura però Giulia a quell'ora era già morta. Gli inquirenti hanno accertato il delitto tra le 19.05 e le 20.30. A scrivere quei messaggi molto probabilmente potrebbe essere stato l'indagato.
I sospetti della 23enne su Alessandro Impagnatiello
Certo è che Giulia sparisce. Si interrompe qualsiasi tipo di comunicazione: la 23enne il giorno dopo al lavoro incontra Alessandro Impagnatiello. Racconta di averlo visto strano e la prima cosa ad aver notato erano alcuni guanti in lattice di colore azzurro fuoriuscire dallo zaino di lavoro del 30enne. Guanti che non aveva mai visto prima. Così la 23enne inizia a chiedere a lui di Giulia: le risposte erano sempre vaghe, anche quando la donna gli ha chiesto di poter parlare a voce al telefono con la 29enne. I sospetti diventano molti di più. La 23enne arriverà a chiamare Chiara, la sorella di Giulia per dirle che era preoccupata.
Oltre che preoccupata per la sorte di Giulia temeva anche per la sua incolumità: non ha mai più aperto la porta di casa ad Alessandro Impagnatiello, anche quando il 30enne si era presentato sotto la sua abitazione per un chiarimento.