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L’allarme: “In Lombardia la criminalità punta al vaccino anti Covid, affidarsi solo a canali legali”

La presidente della Commissione antimafia di Regione Lombardia, Monica Forte, mette in guardia sui tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nella distribuzione del vaccino anti covid: “Il rischio è oggettivo, in Lombardia la sanità è uno dei principali settori di investimento delle mafie”, dice in un’intervista a Fanpage.it. L’appello ai cittadini: “Se si acquistano vaccini al di fuori dei canali legali lo si sta comprando dalla criminalità a condizioni non sicure. Un rischio che la nostra salute non può permettersi”.
A cura di Giorgia Venturini
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Monica Forte, presidente Commissione antimafia di Regione Lombardia
Monica Forte, presidente Commissione antimafia di Regione Lombardia
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"Non bisognerà cedere alla tentazione di acquistare il vaccino anti Covid da canali non ufficiali. Sono in mano alla criminalità". Mette in guardia dai rischi legati alla distribuzione del vaccino Monica Forte, riconfermata venerdì 11 dicembre alla presidenza della Commissione antimafia di Regione Lombardia. Al centro dell'intervista rilasciata a Fanpage.it ci sono i timori e le ipotesi di quello che potrà accadere tra un mese e mezzo quando in Lombardia, così come nel resto d'Italia, arriveranno le prime dosi del vaccino Pfizer. Allora la domanda schizzerà alle stelle e la criminalità organizzata tenterà di mettere in campo strategie di business illegale per assicurarsi una grossa fetta del mercato.

Del resto nulla di fantascientifico quando si parla di sanità pubblica e criminalità organizzata in Lombardia?

Il rischio è oggettivo se si considera che da sempre la sanità è uno dei principali settori di investimento delle mafie. Non a caso già lo scorso marzo, cioè a poche settimane dall'inizio della pandemia in Italia, le forze dell'ordine avevano già sequestrato mascherine e guanti venduti tramite un mercato parallelo illegale. Qui, come in altre regioni, la criminalità organizzata è sempre stata capace di anticipare i tempi e capire quali sono i settori più redditizi del momento.

Qualche ipotesi sulla modalità di infiltrazione?

La criminalità punterà anche a ottenere i vaccini servendosi di furti e corruzione. Per poi rivenderli a prezzi gonfiati a chi è disposto a spendere qualsiasi cifra pur di vaccinare il genitore anziano.

Dove potranno avvenire questi furti?

Durante il trasporto e nei siti di stoccaggio. Nel dettaglio, il vaccino Pfizer arriverà in Italia attraverso corrieri per poi essere destinato in siti di stoccaggio, per ora sono più di 60 quelli individuati in regione, e distribuito ai cittadini. Nella maggior parte dei casi i siti saranno gli ospedali e di certo non possiamo dire che le strutture sanitarie siano sicure come il caveau di una banca. Dobbiamo anche tenere a mente che organizzazioni criminali come la ‘ndrangheta, come dimostrano le tante inchieste antimafia, hanno non pochi contatti nel mondo della sanità lombarda. Insomma, di sicuro la criminalità tenterà di infiltrarsi nel mercato del vaccino anti Covid.

È d'accordo dunque con la possibile soluzione del governo di far scendere in capo l'esercito per garantire più sicurezza?

Di certo un supporto aggiuntivo dell'esercito male non fa. Anzi, una logistica ben organizzata agevolerà di molto una campagna massiccia come questa. Può essere la soluzione giusta per garantire il sistema di sicurezza in tutta la catena del freddo.

La catena del freddo? 

Sì, la catena del freddo. Il vaccino Pfizer, ovvero il primo vaccino che entrerà in commercio, deve essere conservato a basse temperature. Sia durante la fase di trasporto sia in quella stoccaggio prima delle distribuzione. Ecco, dunque, perché i cittadini a maggior ragione devono affidarsi ai canali ufficiali: non si può sapere in che condizioni la criminalità conserverà il vaccino. Magari non sarà nocivo, ma può perdere il suo effetto se conservato a temperature diverse. Cosa, dunque, che si traduce in un rischio per il paziente.

Come riesce a ottenere la criminalità organizzata tutte queste informazioni?

Semplice, attraverso il dark web. Non so se parleremo di ‘ndrangheta o di altre criminalità organizzate. Certo, però, è che una forma di criminalità sarà presente online, dove si può già comprare qualsiasi tipo di farmaco contraffatto. Del resto, ci sono già stati dei tentativi di attacco hacker contro l'Ema per violare i documenti sul vaccino Pfizer. In questo modo i criminali si impossessano di informazioni utili, come le tappe delle dosi durante il loro trasporto. Cosa su cui già l'Interpol ha messo in guardia.

Cosa possono fare le istituzioni per impedire tutto questo?

Non sottovalutare il rischio. Negli ultimi anni in Lombardia si sono fatti passi in avanti per contrastare la presenza mafiosa. Eppure su certi aspetti sottovalutiamo ancora il problema. Speriamo di non farci trovare impreparati. Dobbiamo ricordarci che la Lombardia ha esperienze dirette di pesanti infiltrazioni nella sanità, non è solo un problema calabrese.

Regione Lombardia è pronta?

Nell'ultimo Consiglio regionale ho fatto questa domanda alla giunta. È infatti necessario programmare, e non sbagliare, la prossima campagna di vaccinazione anti-covid. Dovrà avere un’organizzazione puntuale e di tipo militare. Questa volta non possiamo permetterci di sbagliare, dobbiamo arrivare in tempo e con la massima organizzazione. Spero che tutto funzionerà per il bene dei cittadini.

E i cittadini sono pronti?

A loro viene da ripetere di non lasciarsi incantare dai vaccini anti Covid offerti da canali non ufficiali. Se si acquistano vaccini al di fuori dei canali legali lo si sta comprando dalla criminalità a condizioni non sicure. Un rischio che la nostra salute non può permettersi.

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