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Ladri acrobati entrano nell’attico del banchiere Emilio Zanetti e poi scappano: non sono ancora stati trovati

Ad aprile scorso un ladro acrobata, aiutato da alcuni complici, sarebbe entrato nell’attico del banchiere Emilio Zanetti. I malviventi non sono mai stati trovati. La Procura ha chiesto l’archiviazione del fascicolo aperto a causa di ignoti.
A cura di Ilaria Quattrone
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Foto LaPresse - Sergio Agazzi
Foto LaPresse – Sergio Agazzi

La Procura di Bergamo ha chiesto l'archiviazione del fascicolo aperto per il furto nell'attico di cinquecento metri quadrati del banchiere Emilio Zanetti. Il fascicolo è infatti rimasto senza indagati. Non sono stati infatti ancora rintracciati i ladri che ad aprile scorso sono entrati nell'elegante palazzo che si trova in una parallela di via XX Settembre a Bergamo.

Il malvivente è entrato dal balcone: ha scalato l'edificio – probabilmente aiutato da alcuni complici – fino ad arrivare al quinto piano. Sono riusciti a intrufolarsi, poco dopo l'ora di cena, nella camera da letto padronale del 92enne e della moglie. A beccarlo sarebbe stata la collaboratrice domestica: come riportato dal quotidiano Il Corriere della Sera, l'uomo aveva il volto mascherato da un passamontagna, un jeans e una felpa con il cappuccio.

La donna avrebbe provato a chiamare con il suo cellulare il figlio di Zanetti per lanciare l'allarme. Il ladro le avrebbe intimato di stare ferma, le avrebbe preso il telefonino e avrebbe preso una pochette in nylon griffata Prada e alcuni oggetti di bigiotteria: nulla di valore. È poi scappato passando dalla porta.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della squadra mobile che hanno svolto i rilievi del caso e acquisito le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza. Sono state individuate alcune impronte digitali, ma mancherebbero elementi tali da poter identificare i responsabili. Ad agosto è stata inoltrata la richiesta di archiviazione. Il giudice Stefano Storto sta ancora esaminando gli atti prima di poter prendere qualsiasi decisione.

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