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L’acqua del torrente Lura diventa viola, Arpa indaga sulle cause

Le acque del torrente comasco Lura sono diventate viola. L’allarme è stato lanciato da alcuni residenti di Lurate Caccivio che hanno postato le foto sui social. I tecnici di Arpa sono al lavoro per comprenderne le cause.
A cura di Enrico Spaccini
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Il torrente Lura (foto da Pescatori Alpha - Facebook)
Il torrente Lura (foto da Pescatori Alpha – Facebook)

Le acque del torrente Lura, in particolare nel tratto comasco tra Lurate Caccivio e Colverde, sono diventate viola. L'allarme è scattato nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 22 settembre, intorno alle 14:40 quando sui social si sono moltiplicate le foto che ritraggono il corso d'acqua con questo insolito colore.

L'amministrazione: "Abbiamo contattato immediatamente Como Acqua"

Sul posto sono poi arrivati anche l'assessore Enrico Clerici e il vicesindaco Isabella Dominioni. La sindaca di Lurate Caccivio Anna Gargano ha dichiarato: "Abbiamo contattato immediatamente Como Acqua", poi aggiunge che il problema sembrerebbe arrivare dalla sorgente.

Il torrente Lura, infatti, nasce al confine con la Svizzera ed è il maggior affluente del fiume Olona. La valle del torrente è parte del Parco Sorgenti del torrente Lura e del Parco del Lura, entrambi di interesse sovracomunale.

Le analisi del tecnici Arpa e le possibili cause

L'attenzione che ha attirato tra i residenti del posto è stata tale che Arpa, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale, ha già mobilitato i suoi tecnici per fare un sopralluogo sul posto. Alcuni residenti parlano di aver sentito anche un intenso odore di vernice, ma dovranno essere svolte le verifiche degli specialisti.

È probabile che le forti piogge delle scorse ore abbia provocato un danno di qualche tipo, anche se non è escluso uno scarico di sostanze o rifiuti proibiti. Lo scorso 20 aprile, ad esempio, dopo un temporale il torrente Lura si era tinto di blu. In quel caso, il tratto interessato era l'area che precedeva il ponte sulla via Varesina, scendendo verso Caccivio.

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