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La zia di Luca, il 14enne ucciso da un tram: “La sua forza e la sua gioia non devono andare persa”

“Era luce e gioia all’ennesima potenza”: a scriverlo in un lungo post è la zia di Luca Marengoni, il 14enne travolto e ucciso da un tram a Milano.
A cura di Ilaria Quattrone
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"La sua forza e la sua gioia non possono andare persi, io penso che usciranno, nonostante la fatica, da quelle stesse crepe da cui ora esce solo dolore": a scriverlo è Milena Marengoni, la zia di Luca, lo studente di 14 anni che è stato travolto e ucciso da un tram a Milano mentre andava a scuola in bici.

Il messaggio è stato pubblicato su Facebook dall'istituto Marconi di Gorgonzola dove insegna la zia. La professoressa ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno condiviso il loro dolore e in particolare modo i ragazzi "che non possono non essere toccati dal destino così drammatico di un coetaneo".

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Il ricordo della zia

Nel suo messaggio Marengoni ha sottolineato come la vita del nipote si sia spezzata proprio mentre andava a scuola: "Noi genitori mai potremmo pensare che possa succedere qualcosa di male nel tempo della scuola, ci preoccupiamo dei pomeriggi, delle sere, delle compagnie che non sempre sono quelle che ci piacciono (e a volte a ragione). Invece è andata così".

La zia lo ricorda come un ragazzo empatico, studioso, che sapeva farsi volere bene e che amava divertirsi e giocare con le racchette: "Amava i cuccioli, accarezzava i gatti, voleva diventare più alto del fratello maggiore ed aveva sempre un sorriso anche per i nonni. Era quello che spingeva la famiglia a fare progetti e a perseguirli con tenacia. Insomma, era luce e gioia all’ennesima potenza".

L'appello

La professoressa lancia un appello chiedendo a tutti i ragazzi di vivere con entusiasmo la loro età, ma di fare attenzione ai pericoli: "E con questo non intendo affatto dire che Luca sia stato avventato, perché non era uno sprovveduto e fin da piccolo girava la città con i suoi genitori".

E ricordando quel giorno, precisa di non sapere cosa sia accaduto: "So che ci sono 2.500 studenti che percorrono quelle strade al mattino e tantissimi che in bicicletta attraversano i binari, anche nello stesso punto in cui è passato lui. So che tutti adesso dicono che il tratto è pericoloso, che si deve fare qualcosa".

E per la zia forse va anche bene che ci sia una mobilitazione, ma intanto lei e tutti i familiari di Luca vogliono continuare a ricordarlo "e perpetrarne il ricordo per quello che ci ha donato".

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