276 CONDIVISIONI

La vedova di Limido: “Manfrinati voleva sgozzare mia figlia e non venne arrestato. Fabio è morto per salvarla”

Il 6 maggio 2024 Marco Manfrinati accoltella la ex moglie Lavinia Limido e uccide il padre di lei, Fabio Limido, intervenuto in difesa della figlia. Parla a Fanpage.it Marta Criscuolo, moglie di Fabio e mamma di Lavinia: “All’inizio sembrava l’uomo perfetto”
A cura di Chiara Daffini
276 CONDIVISIONI
Marta Criscuolo, moglie di Fabio Limido e madre di Lavinia Limido
Marta Criscuolo, moglie di Fabio Limido e madre di Lavinia Limido

Omicidio e tentato omicidio. Con queste accuse si trova ora in carcere Marco Manfrinati, 41enne di Busto Arsizio che il 6 maggio 2024 ha accoltellato la ex moglie Lavinia Limido e ucciso il padre di lei, Fabio Limido, intervenuto in soccorso della figlia.

Un episodio di drammatica violenza che è però solo l'apice di una escalation avvenuta nel corso di quattro anni. A raccontarli a Fanpage.it è Marta Criscuolo, moglie e madre delle due vittime.

Partiamo dal principio, come è iniziato tutto?

"È iniziata al meglio, nel senso che Marco Manfrinati era un ragazzo estremamente educato, sempre ben vestito. La portava fuori con grande garbo e grande gentilezza. Si presentava qui a cena sempre con una bottiglia e sembrava l'uomo perfetto. Diceva delle cose gentilissime “Oh come voglio bene alle mie cognatine”. Una volta disse la frase “Voglio bene più a tuo padre che a mio padre”. Faceva anche volontariato, portava in piscina un suo amico disabile, andava a giocare a carte con lo zio che era malato e quindi ci aveva dato l'idea proprio del ragazzo bravo, bravo, bravo".

Quanto è durato il fidanzamento?

"Il fidanzamento è durato circa due anni, dopo di che lui, con un fare molto formale, ha chiesto a mio marito la mano di mia figlia, l'ha portata al Sacro Monte in provincia di Como, s’è inginocchiato, le ha dato l'anello e le ha chiesto di sposarlo. Era l'uomo che tutti volevano per le proprie figlie".

Marco Manfrinati
Marco Manfrinati

Ma poi si è rivelato altro.

"Jekyll e Mister Hyde. Manfrinati all'inizio era in un modo, dopo si è rivelato in un altro, cioè era due persone diverse. A lui piaceva tanto possedere moglie e figlio e quindi la costrizione del Covid gli è piaciuta tanto. Quando mia figlia ha deciso di non fare più l'avvocato, ma di lavorare con il padre, lui ha cominciato a dare dei segni di fastidio. Lo turbava il fatto che avesse una relazione col padre, perché la società era del padre e della sorella, poi Lavinia è diventata socia, quindi era una società di famiglia, e questa unione gli dava fastidio".

Quindi sono arrivati i primi segnali preoccupanti.

"Dopo il Covid ha cominciato a manifestare l'interesse che nessuno avesse a che fare con mia figlia e con il bambino. Noi non l’avevamo più visto, non veniva più a Natale, non veniva più a cena, aveva preso le distanze. Era estremamente geloso e invidioso delle nostre relazioni e questa gelosia e questa invidia hanno fatto esplodere la violenza".

Come se ne è resa conto?

"Mia figlia stava male, continuava a dimagrire, le si sgretolavano le unghie. Cominciava a cedere fisicamente e lui sembrava non accorgersi di niente. Lavinia mi diceva ‘Mi ha detto spesso che mi uccide e uccide il bambino, uccide te, mamma, uccide sua madre, poi si suicida'. E lo ripeteva spesso. A un certo punto mia figlia mi ha detto ‘Io non ho altra strada che fuggire'. Questo a giugno del 2022".

Quindi ha interrotto la convivenza con Manfrinati?

"Il 2 luglio mia figlia, alle 08:30, mi ha chiamata e mi ha detto ‘Mamma sto uscendo dall'autostrada, sto venendo a casa, sto fuggendo'. È entrata dal cancello e, scesa dalla macchina, la prima frase che mi ha detto è stata ‘Metti in salvo mio figlio'. Abbiamo messo quattro telecamere, ci siamo muniti tutti di pistola al peperoncino. Mia figlia ha depositato una denuncia per maltrattamenti in famiglia e noi tutti abbiamo depositato denuncia per stalking. Gli è stato dato l'ammonimento".

Ma Manfrinati ha continuato a tormentare la vostra famiglia.

"Sì, ha chiamato mia figlia e le ha detto ‘Sono in macchina con un martello e un coltello. Vengo, spacco il finestrino e ti sgozzo come una scrofa'. La denuncia che poi ha fatto mia figlia a seguito di questo evento ha dato luogo al divieto di avvicinamento, anzi alla richiesta del pm di arrestare Manfrinati. Il gip però non ha accolto quest'ultima istanza, mentre il tribunale ha stabilito che temporaneamente lui non potesse vedere il bambino".

Poi si è arrivati all'escalation di violenza. Avevate paura?

"Eravamo sempre tutti in stato di allerta. Io avevo detto a Fabio e Lavinia, che lavoravano nello stesso studio ‘State attenti, state attenti, non parcheggiate le auto fuori'. Avevo messo le telecamere, ma quella mattina del 6 maggio mi ha chiamata la segretaria e mi ha detto ‘Corra, corra, Marta, sta facendo una strage'. Sono arrivata, ho trovato la polizia e le ambulanze. Sono corsa, ho visto mia figlia in ambulanza, che mi ha fatto un cenno e mi sono detta ‘Lei se la cava'. Sono scesa dall'ambulanza e sono andata verso mio marito, l'ho visto, ho capito che era già morto".

Fabio Limido
Fabio Limido

Suo marito, intervenendo, è riuscito a salvare Lavinia.

"Sì, le telecamere hanno provato che l'intervento di mio marito è stato fondamentale ai fini del salvataggio della vita di mia figlia, perché Manfrinati ha lasciato Lavinia quando ha visto che arrivava Fabio. Sempre le telecamere hanno registrato che mio marito è stato sgozzato da Manfrinati, cosa poi confermata dall'autopsia".

Come sta oggi Lavinia?

"È sempre stata una tigre, tanto quando è scappata da Manfrinati, tanto in queste tre settimane: si è rivelata incredibilmente forte. Io credo nel sacrificio di mio marito, che ora è in paradiso. Lui ha perso la vita per me, perché voleva uccidere anche me, per mia figlia e per mio nipote: sono sicura che con tutto questo amore e tutto l'amore della nostra famiglia e di tutte le persone che ci sono state accanto in maniera assolutamente gratuita e sincera, Lavinia tornerà ad essere serena".

Che cosa le ha detto sua figlia?

"Mi ha detto ‘Finalmente sono libera, mamma, sono tranquilla'. E sono sicura che Lavinia ricomincerà ad avere una vita meravigliosa. Il padre la aiuterà in questo".

276 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views