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La Timken annuncia la chiusura del suo stabilimento nel Bresciano: licenziati 106 dipendenti

La Timken Company chiuderà lo stabilimento di Villa Carcina, comune in provincia di Brescia, e lascerà a casa 106 dipendenti. Avuta la notizia, i lavoratori hanno immediatamente organizzato un presidio fuori ai cancelli: “Chiediamo che vengano utilizzati tutti gli ammortizzatori sociali”, afferma la Fiom Cgil di Brescia a Fanpage.it.
A cura di Ilaria Quattrone
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Gli operai in presidio alla Timken (Fonte: Facebook Fiom Cgil Nazionale)
Gli operai in presidio alla Timken (Fonte: Facebook Fiom Cgil Nazionale)

Un'altra azienda lombarda ha annunciato nuovi licenziamenti: la Timken Company, che si occupa di costruire cuscinetti a rotolamento, acciai legati e altri componenti, ha rivelato che chiuderà i battenti a Villa Carcina (Brescia) e lascerà a casa 106 dipendenti. Ricevuta la comunicazione, i lavoratori hanno immediatamente organizzato un presidio fuori dai cancelli. La notizia arriva qualche settimana dopo la chiusura di un altro stabilimento, quello della Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto.

I licenziamenti annunciati con un comunicato

"L'azienda ci ha chiamati per un incontro urgente – spiega a Fanpage.it Elena Duina tra i referenti della Fiom Cgil di Brescia -. Il coordinatore europeo ci ha letto il comunicato e ha annunciato i licenziamenti". Le motivazioni date sono legate a una questione di costi: "Lo stabilimento – continua Duina – è in perdita e per loro al primo posto c'è la soddisfazione del cliente. Probabilmente sposteranno tutta la produzione altrove". La richiesta del sindacato è quella di utilizzare tutti gli ammortizzatori sociali: "Nel quinquennio sono stati usati solo per sei mesi. Noi abbiamo chiesto di fare trenta mesi di solidarietà per evitare i licenziamenti. Loro ci hanno riposto che sarà altamente improbabile, ma che faranno un passaggio con la Corporate".

I dipendenti della Gianetti Ruote convocati al Mise

Intanto i dipendenti della Gianetti Ruote, che ha licenziato 152 dipendenti via e-mail, sono stati convocati al Ministero dello Sviluppo economico. Anche in questo caso, subito dopo lo sblocco dei licenziamenti, il fondo di investimenti tedesco che controlla l'azienda ha annunciato i licenziamenti. L'incontro al Mise è previsto giovedì 22 luglio. Domani invece, come confermato dal sindacato a Fanpage.it, sarà previsto un presidio davanti alla sede della Provincia di Monza e Brianza.

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