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Covid 19

La terapia intensiva di Erba si svuota: “Pronti a ospitare pazienti in arrivo da altri ospedali”

Negli ultimi giorni si è svuotata la terapia intensiva dell’ospedale Sacra Famiglia Fatebenefratelli di Erba che però ora si prepara a ricevere pazienti da altri ospedali lombardi in difficoltà. “Già da domani metteremo a disposizione due posti letto su 7 a disposizione in reparto”, spiega a Fanpage.it il direttore della struttura sanitaria Damiano Rivolta. “Segno che non è ancora arrivato il momento di abbassare la guardia”.
A cura di Giorgia Venturini
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Cala la pressione nella terapia intensiva dell'ospedale Sacra Famiglia Fatebenefratelli di Erba, uno degli ospedali diventati simbolo della seconda ondata Covid. Qui il 4 novembre aveva fatto il giro della Lombardia la foto che immortalava la coda di ambulanze in attesa di chiedere il ricovero per il paziente Covid. A distanza di qualche mese l'emergenza sanitaria è in parte rientrata "ma le condizioni restano stabili, tanto che i pazienti contagiati dal virus restano sempre attorno ai 35-40 senza mai dunque calare del tutto", spiega a Fanpage.it il direttore della struttura Damiano Rivolta. Tra gli ultimi giorni di gennaio e i primi di febbraio la terapia intensiva è diventata Covid-free: "Così abbiamo chiesto a Regione Lombardia di rimanere senza pazienti in questa parte dell'ospedale per qualche giorno così da poter riattivare piano piano le altre attività ospedaliere sacrificate con l'arrivo del virus. Comunicando però anche la nostra disponibilità in caso di un picco della pandemia".

Direttore: Già da domani mettiamo a disposizione due posti letto

E così è stato: dal 12 febbraio la terapia intensiva si è svuotata, ma si prepara ora ad accogliere pazienti trasferiti a Erba da altri ospedali lombardi. In questi giorni infatti il numero dei nuovi positivi Covid sta aumentando di molto in altre province: nelle ultime 72 ore sono registrati oltre 700 casi solo a Brescia e da ieri 21 febbraio alcuni pazienti sono stati trasferiti negli ospedali di Milano, Cremona, Pavia e Bergamo. Regione Lombardia ha chiesto anche all'ospedale di Erba di tenersi pronta per accogliere nuovi pazienti in terapia intensiva. Detto fatto: "Già da domani metteremo a disposizione due posti letto su 7 a disposizione in reparto". Segno per il direttore Rivolta che "non è ancora il momento di abbassare la guardia". Qui, come in altre strutture lombarde, "i pazienti non diminuiscono in termini significati anche perché gli ospedali restano a disposizione di Regione per ricevere o trasferire pazienti". Così lo è stato nella prima e nella seconda ondata e così lo sarà nel caso crescerà l'emergenza sanitaria nelle prossime settimane.

Sotto osservazioni i casi di varianti inglese

A preoccupare oggi sono i casi di varianti inglese per ora assenti negli ospedale del Comasco ma che ha già fatto scattare la zona rossa in quattro comuni della Lombardia. Le prossime settimane saranno decisive per capire l'andamento dei contagi: per ora l'indice Rt resta sotto l'1 motivo per cui il Comitato tecnico scientifico ha confermato la zona gialla in Lombardia almeno fino al 27 febbraio. Poi saranno i nuovi dati a dare nuove risposte.

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