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La stupra tutta la notte e prova a offrirle soldi in cambio del silenzio: lei lo denuncia e lo fa arrestare

L’uomo accusato di aver violentato una ragazza di 29 anni la scorsa estate a Monza dopo averla drogata durante una cena aveva provato a convincerla ad accettare soldi in cambio del silenzio.
A cura di Giorgia Venturini
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Aveva provato a comprare il silenzio della 29enne l'uomo accusato di aver violentato la giovane dopo averla drogata durante una cena la scorsa estate. Aveva provato a offrirle soldi se in cambio lei non fosse andata a denunciarlo. Alla fine per lui e un suo amico, entrambi 50enni albanesi, sono scattate le manette per violenza sessuale.

La violenza la scorsa estate

La giovane ha raccontato di essere uscita a cena con uno dei due 50enne perché un'amico di famiglia. Durante la cena però, in un locale di Milano, l'uomo avrebbe fatto ingerire alla 29enne a sua insaputa la droga dello stupro. La giovane improvvisamente non ha ricordato più nulla: si è svegliata la mattina nuda in un letto con due uomini, ovvero il 50enne e l'amico di famiglia.

La 29enne è corsa subito a fare una visita alla clinica Mangiagalli, specializzata nell'accogliere ragazze vittime di abusi: qui i medici del centro anti violenze della clinica Mangiagalli di Milano troveranno nel suo sangue la droga con sui erano stato molto probabilmente corretti dall'arrestato i suoi drink. La droga dello stupro non ha alcun sapore così che la giovane infatti non si è accorta di nulla, ma in poco tempo è stata completamente indifesa. La ragazza piano piano davanti ai medici e alla polizia ha ricostruito quello che è accaduto.

L'offerta di denaro in cambio del silenzio

La giovane così ha denunciato i due uomini e sono scattate le indagini della Squadra Mobile di Milano. Dalle intercettazioni in corso, gli agenti scoprono che i due uomini hanno provato a contattare la 29enne insistendo di poterla incontrare per offrirle denaro in cambio del silenzio. La ragazza non si lascia intimorire. Ora il 50enne amico di famiglia si trova in carcere, mentre l'altro uomo ai domiciliari.

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