La strage dei ciclisti a Milano: negli ultimi mesi 6 persone sono morte sotto un mezzo pesante
Una conta che sembra non finire più. Sono i ciclisti morti investiti da un mezzo pesante sulle strade di Milano, ben 6 dal novembre 2022 a oggi: l'ultima di loro è la ragazza di 28 anni che ha perso la vita in viale Caldara (zona Porta Romana), travolta da un camion stamattina, martedì 29 agosto, intorno alle 10.
Chi sono le vittime
Sei tragici incidenti, sei vittime. Sei cittadini che percorrevano la città in sella alle due ruote. La prima è Silvia Salvarani, insegnante di yoga 66enne, che lo scorso 2 novembre stava attraversando i Bastioni di Porta Nuova in sella alla sua bicicletta. Solo l'inizio della scia di sangue che attraversa la prima parte del 2023. Con la morte della 38enne Veronica D’Incà tra piazzale Loreto e viale Brianza a febbraio, e quella della ciclista 39enne Cristina Scozia, travolta da una betoniera davanti alla biblioteca Sormani, corso di Porta Vittoria.
E ancora a maggio tocca a un cittadino di origine cinese, trascinato da un camion in via Comasina; a giugno ad Alfina D'Amato, 60 anni, schiacciata da un mezzo pesante in piazza Durante, Loreto. Oggi, un altro nome sulla conta dei morti. Quello di una ragazza di 28 anni.
Da ottobre 2023 arriva l'obbligo di sensori angolo cieco per i mezzi pesanti
Nel frattempo, per evitare gli ormai numerosi incidenti di questo genere, arriva a ottobre un nuovo provvedimento in città: Palazzo Marino ha recentemente approvato una delibera per impedire l'ingresso in Area B ai mezzi pesanti sprovvisti di sensori per l’angolo cieco.
La misura riguarderà i veicoli con più di otto posti a sedere e quelli per il trasporto merci che partiranno da 3,5 tonnellate, che dovranno necessariamente essere dotati di sistemi in grado di rilevare la presenza di pedoni e ciclisti nei pressi del veicolo: mezzi insomma che non emettono un segnale di allerta o non hanno un adesivo di segnalazione della presenza dell'angolo cieco.