La storia di Stefano Baruta, ex camionista diventato frate: “Solo la fede riempie le mie giornate”
La scorsa domenica, 19 settembre, la comunità parrocchiale di Chiuro, in provincia di Sondrio, ha accolto il suo compaesano Stefano Baruta nella sua nuova veste: un saio da frate. Il 46enne, dopo una vita passata alla guida di grossi camion, è infatti diventato frate Stefano. Un cambiamento netto che l'uomo ha raccontato al "Corriere della sera".
La svolta dopo un pellegrinaggio alla Madonna di Medjugorje
La storia di Stefano Baruta è quello di tanti bambini: la passione infantile per i camion, che nel suo caso è diventata poi una professione all'età di 21 anni, quando ha ottenuto la patente per gli autoarticolati e ha iniziato a guidare bilici che trasportavano carburante per un'azienda della Valtellina. Fra Stefano racconta che aveva una vita sociale molto attiva, tra amici e colleghi: "Ma solo la fede è riuscita davvero a riempire le mie giornate". La prima svolta otto anni fa, quando ha accompagnato il padre in un pellegrinaggio alla Madonna di Medjugorje. Un viaggio che lo ha cambiato, facendogli riscoprire la fede che, come accaduto ad altri adolescenti, era un po' scemata dopo la Cresima. Poi, durante un pellegrinaggio ad Assisi, è arrivata la decisione di farsi frate. Fondamentale in questo caso è stato l'incontro con frate Francesco, che guida la comunità della Fraternità Santo Spirito di Colda, a Montagna in Valtellina.
L'abbraccio della comunità parrocchiale di Chiuro
Proprio nella chiesa di Colda, venerdì scorso, frate Stefano ha annunciato la professione religiosa davanti al vescovo di Como, Oscar Cantoni. Domenica infine l'abbraccio della comunità parrocchiale di Chiuro, suo paese natale, che ha immortalato il momento in un post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale: "È stato un momento di grande commozione e l'occasione per testimoniare la vicinanza e l'affetto nei suoi confronti per il percorso di fede che ha intrapreso".