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Inchiesta sull’urbanistica a Milano

La storia di Manuela: “Io, mamma sola con due figli, pago da anni un mutuo per una casa che non c’è”

Manuela N., 57 anni, ha comprato casa all’interno del nuovo progetto in costruzione Corte Naviglio di AbitareIn, società indagata nell’ambito della maxi inchiesta della Procura di Milano. “Per versare l’anticipo di 160mila euro ho aperto un finanziamento e venduto l’appartamento dove stavo prima”.
A cura di Francesca Del Boca
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(Corte Naviglio)
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"Sto pagando da anni un mutuo con interessi altissimi per una casa che non c'è, e non ci sarà mai". È la testimonianza di Manuela N., 57 anni, che ha comprato casa all'interno del nuovo progetto in costruzione Corte Naviglio di AbitareIn, società indagata nell'ambito della maxi inchiesta della Procura di Milano che ha portato anche all'arresto dell'ex dirigente comunale Giovanni Oggioni. Un disegno da due torri da 11 piani ciascuna e un'altra più bassa da 4, che dovevano sorgere al posto dell’ex area produttiva Richard Ginori in zona San Cristoforo: a ora è uno degli oltre 150 cantieri bloccati dalla Procura di Milano. "Noi famiglie siamo state considerate un danno collaterale. Ma molti di noi hanno la vita rovinata".

Quando ha deciso di comprare casa?

Nel 2022. Così, dopo aver firmato il preliminare, ho venduto l'appartamento dove abitavo prima: era molto datato, con tante problematiche e ormai completamente da ristrutturare. Dopo decenni di lavoro avevo deciso di affrontare questo investimento per lasciare in futuro un bene ai miei due figli, che adesso hanno 20 e 23 anni. Acquistando sulla carta il prezzo mi sembrava buono, in linea con i prezzi medi di Milano (circa 5mila euro al metro quadro, ndr).

Ha già versato un anticipo?

Nel 2024 ho pagato un'altra rata, per un totale di 150mila euro di anticipo. Una cifra per cui ho dovuto aprire un finanziamento e vendere subito la casa precedente. Sono una mamma sola con due figli, ovviamente è stato uno sforzo economico. Ma mi fidavo: la società costruttrice era una multinazionale solida, quotata in Borsa.

Poi? Cos'è successo?

Poi si è fermato tutto. L'azienda che mi ha venduto la casa ha sempre negato, fino all'ultimo: diceva che prima o poi le cose si sarebbero sistemate, di non preoccuparmi. Quando si è diffusa la notizia dell'inchiesta della magistratura, però, la situazione è diventata evidente.

Qual è la soluzione, adesso?

Il costruttore si è impegnato a restituirmi gran parte dei soldi anticipati entro l'estate. Se e quando li avrò sarò quindi costretta a cercarmi un'altra soluzione, necessariamente più piccola: nel giro di pochissimi anni i prezzi delle abitazioni a Milano sono saliti alle stelle e se prima avevo acquistato un trilocale ora, con la stessa cifra, dovrò per forza optare per un bilocale. Senza contare i costi delle ristrutturazioni, ormai esorbitanti. E la difficoltà nel trovare un appartamento dove vivere in questa città.

E in questo periodo di transizione? Siete in affitto?

Dobbiamo lasciare la casa entro l'anno. Ma se non dovessi ricevere il denaro entro il termine pattuito saremo costretti ad andare in affitto. Con i canoni di Milano che tutti ben conosciamo, oltre 1.500 euro al mese per una casa con due stanze, una per me e una per i miei due figli.

Cosa pensa oggi?

Sono arrabbiata, molto delusa per come è stata gestita la faccenda da parte della politica, dei costruttori. Possibile che nessuno abbia cercato di tutelare noi famiglie?

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