video suggerito
video suggerito

La statua di Indro Montanelli avvolta da un nastro: la protesta contro l’inquinamento di Extinction Rebellion

Questa volta la protesta contro l’inquinamento atmosferico degli attivisti di Extinction Rebellion ha coinvolto la statua di Indro Montanelli nel giardino in zona Palestro a Milano: la statua questa mattina è stata trovata avvolta da un nastro giallo e nero.
A cura di Giorgia Venturini
59 CONDIVISIONI
La statua di Indro Montanelli nella protesta di Extinction Rebellion
La statua di Indro Montanelli nella protesta di Extinction Rebellion

La statua di Indro Montanelli, situata nel parco che prende anche il suo nome in zona Palestro a Milano, è stata trovata questa mattina completamente avvolta da un nastro giallo e nero. Si tratta della protesta degli attivisti Extinction Rebellion. "L’area del parco, così come l’intera Pianura Padana, viene definita ‘Pericolosa per la Salute Umana' dalla comunità scientifica, soprattutto per i più piccoli e gli anziani", così gli attivisti spiegano la loro scelta. Il gruppo di ambientalisti avevano già "chiuso" nei giorni scorsi altri tre parchi sempre utilizzando il nastro segnaletico: ovvero i giardini pubblici di piazza Gerusalemme, il giardino Salvador Allende e parco Valentino Bompiani.

Immagine

Perché Indro Montanelli è stato avvolto dal nastro

Oggi è la volta di quello di Indro Montanelli. Anche in questo caso oltre al nastro giallo e nero sono stati posizionati dei cartelli con scritto "area pericolosa per la salute umana – Crisi climatica ed ecologica". E un triangolo di pericolo che chiarisce: "Nell’aria che stai respirando sono stati rilevati inquinanti oltre la soglia di sicurezza per la salute umana". L’avvertimento è accompagnato da una serie di dati relativi alla bassa qualità dell’aria della Pianura Padana e alle morti premature di bambini e anziani che provoca.

In una nota gli attivisti spiegano perché ora abbia scelto i giardini Indro Montanelli: "La statua è da anni oggetto di tensione. La misoginia di Indro Montanelli, il suo passato di ufficiale dell'esercito fascista in Etiopia, la vicenda della schiava bambina Destà sono le ragioni che hanno portato vari movimenti sociali ad esprimere dissenso sin dal 2012.  I ‘sentinelli' laici e antifascisti ne richiesero la rimozione al Comune e nel 2019 il movimento femminista Non Una Di Meno la imbrattò con vernice fucsia, fino alla protesta di oggi".

Uno dei cartelli presenti sulla statua
Uno dei cartelli presenti sulla statua

Poi uno degli attivisti, Lorenzo, ha aggiunto: "Indro Montanelli, che non ha mai rinnegato il razzismo e la violenza di genere del progetto coloniale italiano, è il simbolo di un passato, ma anche di un presente, costruito sul mito della crescita infinita, dello sfruttamento di territori, persone, risorse. Per questo abbiamo scelto questo monumento, per denunciare la miopia del Governo italiano e regionale rispetto alla crisi ecoclimatica e all'inquinamento atmosferico".

Le ragioni di Extinction Rebellion

Extinction Rebellion a supporto della loro tesi sull'inquinamento atmosferico citano uno studio dell’AEA di ottobre 2022 che spiega come "gli inquinanti più gravi sulla salute umana vanno a colpire soprattutto alcune tra le fasce più fragili della popolazione: bambini e anziani, causandone la morte prematura. Riguardo la salute umana, l'inquinamento atmosferico causa nei bambini e negli adolescenti una serie di gravi condizioni e patologie, nonché un aumento del rischio di malattie croniche negli adulti".

Infine Lorenzo conclude: "Chi governa la Regione Lombardia ha più volte dichiarato che i limiti all'inquinamento dell'aria proposti dall'Unione Europea provocherebbero un danno economico. Questo è un atteggiamento miope e ideologico. Le morti e le gravi patologie dovute all'inquinamento evidentemente non interessano al presidente Fontana". E ancora: "I bambini non possono proteggersi, ma la Regione Lombardia non sta adottando misure necessarie e d’impatto. È ora che chi governa dimostri di voler realmente affrontare questa crisi".

59 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views