La retta di 3 sorelline in comunità fa fallire il Comune del Pavese: Ceretto Lomellina in dissesto
Non è bastato tagliare tutti i servizi pubblici, come scuolabus e trasporto anziani, e nemmeno alzare le tasse al massimo. A "stroncare" il Comune di Ceretto Lomellina è la retta che l'Amministrazione deve sostenere, su imposizione del Tribunale, per tre bambine allontanate dai genitori e finite in una comunità: ben 93mila euro all'anno, che hanno completamente sballato i bilanci e portato ad un passivo, insostenibile, da 62mila euro. E, di conseguenza, alla decisione di tirare i remi in barca: il sindaco, Giovanni Cattaneo, ha dichiarato il dissesto finanziario, si dovrà andare a nuove elezioni.
Il comune si trova in provincia di Pavia e conta circa 200 abitanti. Far quadrare il bilancio non è mai stato facile, e a peggiorare il quadro già precario c'è stata l'esenzione dall'Imu dei coltivatori diretti: in una zona prevalentemente agricola, e dove è agricoltore anche il Sindaco, l'impatto è stato enorme. Per cercare di tenere sotto controllo i conti Cattaneo, gli assessori e tutti i componenti del Consiglio Comunale hanno deciso di lavorare a titolo gratuito, le spese sono state tutte ridotte. Dal 2018, però, si è aggiunto quel nuovo capitolo di spesa da quasi 100mila euro; per avere un po' di respiro non è bastato nemmeno l'anticipo di liquidità chiesto alla Cassa Depositi e Prestiti e, dal 2020, nel bilancio c'è un disavanzo di 49mila euro che il Comune prevedeva di ripagare dal 2021 all'anno prossimo.
La delibera del dissesto è stata approvata lo scorso 2 agosto dal Consiglio Comunale. A Cattaneo è arrivata la solidarietà di altri sindaci della Lomellina che si trovano in situazioni analoghe e che lunedì mattina, alle 11, si ritroveranno davanti al comune di Ceretto per manifestare in supporto del Primo Cittadino.