La Regina Elisabetta e l’amore per il Teatro lirico: le due volte alla Scala di Milano
Era il 1961 quando la Regina Elisabetta II arrivò a Milano. Il capoluogo meneghino fu una delle tappe del suo lungo tour italiano. La seconda visita arrivò invece nel Duemila. Sia la prima che la seconda volta, decise di visitare il Teatro alla Scala. La sua sembrerebbe essere stata una vera passione per quello che è il simbolo della città di Milano. E adesso che la Regina è morta, circondata dai suoi familiari, la città di Milano non può che ricordare quelle incredibili giornate.
La Regina Elisabetta a Milano nel 1961
Nelle immagini d'archivio, è possibile vedere l'auto con a bordo la Regina mentre attraversa le vie di Milano: durante la sua visita, e prima del Teatro alla Scala, la Regina passò da Piazza Duomo e dalle vie limitrofe. Una volta lì, affianca da Filippo di Edimburgo, vi entrò per assistere al concerto in suo onore: ad attenderle alcune tre ragazzine con un tutù bianco.
Il concerto diretto dal maestro Riccardo Muti
Nel Duemila, quando la Regina tornò alla Scala, a dirigere l'orchestra c'era Riccardo Muti: all'inno inglese "God save the Queen" seguì l'Inno di Mameli. Il concerto fu un vero successo. La Regina vide il concerto seduta nel palco reale con i ministri dell'epoca, con l'ambasciatore inglese, con Umberto Veronesi e con tutti i rappresentanti delle istituzioni milanesi: dal prefetto al governatore di Regione Lombardia e fino alla presidente della provincia e al primo cittadino Gabriele Albertini che l'accompagnò poi all'esterno della Scala dove ad attenderla c'erano centinaia di milanesi.
L'incontro tra la Regina Elisabetta e il maestro Riccardo Muti
Al termine del concerto, la Regina Elisabetta chiese di poter incontrare il maestro Muti che raccontò un simpatico aneddoto: fuori dal suo ufficio, vi era un tappetino che copriva un piccolo gradino. All'arrivo della Regina, il maestro disse lei di fare attenzione. Parole semplici, ma che portarono alla rottura del rigido protocollo previsto dalla Corona.