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La ragazza che ha rischiato lo stupro a Milano: “Per fortuna qualcuno ha capito il mio gesto antiviolenza”

La ragazza di 19 anni, che ha rischiato di essere violentata in piazza della Scala a Milano vorrebbe “ringraziare la dipendente di McDonald’s: è grazie a lei se mi sono salvata, perché ha capito il mio gesto antiviolenza e ha chiamato la polizia”.
A cura di Ilaria Quattrone
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La ragazza di 19 anni che ha rischiato di essere violentata in piazza della Scala a Milano vorrebbe incontrare la manager del Mc Donald's, che le ha salvato la vita, per ringraziarla. La giovane è stata molestata, palpeggiata e minacciata di morte nella notte tra martedì e mercoledì da un 23enne, che adesso si trova in carcere a San Vittore. La 19enne, subito dopo essere stata salvata dagli agenti della Questura di Milano, è stata portata alla Clinica Mangiagalli.

Il 23enne è stato portato in carcere a San Vittore

Nella giornata di ieri, giovedì 23 novembre, il giudice per le indagini preliminari Guido Salvini ha convalidato l'arrestato del giovane e ha disposto la custodia cautelare in carcere perché c'è il concreto pericolo che l'uomo "se rimesso in libertà, commetta altri delitti della stessa specie".

In un'intervista al quotidiano Il Giorno, la 19enne ha detto: "Alle ragazze consiglio di non andare mai nel panico: restare calme è essenziale". La giovane ha spiegato che non sarà facile per lei dimenticare quella notte: "Vorrei tanto ringraziare la dipendente di McDonald’s: è grazie a lei se mi sono salvata, perché ha capito il mio gesto antiviolenza e ha chiamato la polizia".

Il racconto della 19enne

Ha poi ripercorso quanto accaduto quella notte: "Lo avevo conosciuto in piazza Duomo, mentre era in compagnia di ragazzi e ragazze. Poi siamo rimasti soli e lui ha iniziato a raccontarmi la sua vita. Io ho intuito che volesse sfogarsi, che avesse bisogno di qualcuno con cui parlare, e l'ho ascoltato".

A un certo punto, ha iniziato a palpeggiarla: "Io ho avuto paura. Ho letto tanti commenti sui social: c’è gente che si domanda come mai io non abbia urlato. Ecco, vorrei rispondere che non ho gridato sia perché non c’era nessuno nei paraggi, era notte fonda, e sia perché avevo il terrore che lui potesse farmi del male".

Il ragazzo poi le ha detto che se si fosse allontanata "mi avrebbe fatta a pezzi". I due si sono messi a camminare in via Torino e lì ha notato la dipendente di McDonald's: "Ha capito che ero in difficoltà ed è riuscita a cogliere la mia richiesta di aiuto fatta con la mano: il pollice sul palmo, coperto con le altre quattro dita, e il movimento su e giù".

Ha poi spiegato di averlo imparato attraverso alcuni video su TikTok: "Era la mia unica possibilità di far capire che fossi in pericolo senza che lui se ne accorgesse".

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