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Notizie sul caso di Leonardo La Russa

Caso La Russa, la ragazza che lo accusa di violenza sessuale: “Umiliata da chi mi colpevolizza”

“Colpevolizzare una donna che si espone per far valere i suoi diritti è una doppia umiliazione”, lo ha precisato la 22enne che ha denunciato per violenza sessuale Leonardo La Russa dopo un interrogatorio con inquirenti e investigatori durato tre ore.
A cura di Giorgia Venturini
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"Una donna non deve avere paura di vivere la sua vita ed essere giudicata prima dei fatti rispetto alle scelte che prende". Queste le parole che la ragazza di 22 anni che ha denunciato per violenza sessuale Leonardo La Russa, figlio del presidente del Senato, ha pronunciato al Corriere della Sera dopo tre ore di interrogatorio davanti al pubblico ministero Rosaria Stagnaro, all’aggiunto Letizia Mannella che coordina le indagini e agli investigatori della Squadra Mobile di Milano guidati di Marco Calì.

Le accuse rivolte alla presunta vittima

La giovane ha poi aggiunto: "Colpevolizzare una donna che si espone per far valere i suoi diritti è una doppia umiliazione, ancora prima di poter raccontare apertamente la mia versione". E a sostenere questa versione, oltre all'amica che era con lei quella sera, ci potrebbe essere anche una terza ragazza.

Infine ringrazia il suo avvocato Stefano Benvenuto "per il lavoro che sta facendo anche per le donne che non hanno avuto coraggio". Durante questi giorni delicati per le indagini entrambi gli avvocati – il difensore del giovane La Russa è il legale Adriano Bazzoni – hanno deciso di non rilasciare dichiarazioni alla stampa.

Cosa ha detto la ragazza che ha denunciato il figlio di La Russa

Ieri martedì 11 luglio è stata la giornata di diversi interrogatori. Primo tra tutti quello alla ragazza che ha presentato denuncia. Davanti agli inquirenti la giovane ha confermato quanto già detto il giorno della denuncia.

I fatti risalgono alla sera del 18 maggio quando la 22enne trascorre una serata con alcune amiche nella discoteca Apophis nella centralissima Milano. Qui tra la folla incontra il 19enne Leonardo La Russa: i due si conoscevano già perché avevano frequentato lo stesso liceo. All'interno del locale la giovane assume cocaina poi beve un drink: "Stavi benissimo (…) fino a prima che lui ti offrisse il drink tu eri stata normale. Avevamo fatto delle strisce (probabilmente di droga, ndr.) anche lì all’Apophis", le spiegherà l'amica in un messaggio la mattina dopo.

Di quella serata la 22enne poi non ricorda più nulla. Quando si sveglia il giorno dopo nel letto a casa di La Russa. Come spiega la ragazza, è lo stesso 19enne a precisarle che ha avuto un rapporto sessuale con lui e con il suo amico dj. Ma la giovane non ricorda nulla.

Le verifiche degli inquirenti

Saranno tutti gli accertamenti del caso a confermare o meno la versione della ragazza: tra le prime cose che stanno cercando di verificare gli inquirenti è se la 22enne era non più in sé quando sarebbe salita sulla macchina del figlio del presidente del Senato e avrebbe passato la notte con lui.

Certo è che il 19 maggio la ragazza si è presentata alla Clinica Mangiagalli: ai medici racconta di essersi svegliata attorno a mezzogiorno disorientata nel letto del 19enne e di aver saputo dal ragazzo di aver avuto un rapporto sessuale sotto effetto di stupefacenti.

Leonardo La Russa rigetta ogni accusa

Nella giornata di ieri sono state sentite anche le amiche con cui erano con lei fino le 3 del 19 maggio: l'avevano vista l'ultima volta già in stato confusionale, poi le altre ragazze non erano riuscite più a trovarla. Ricostruzione non confermata dal figlio di La Russa che smentisce di aver drogato la 22enne e precisa che tra di loro c'è stato un solo rapporto sessuale consensuale.

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