La puzza di benzina e le macchie di sangue: gli indizi che hanno incastrato Alessandro Impagnatiello
Alessandro Impagnatiello ha confessato l'omicidio della compagna Giulia Tramontano quando ormai ha capito che gli investigatori avrebbero trovato indizi che lo avrebbero incastrato. La scientifica infatti stava cercando con il luminol sulle scale della palazzina di Senago, alle porte di Milano, resti di sangue della 29enne, quando l'indagato avrebbe deciso di confessare tutto. Ma non erano le uniche tracce che gli investigatori hanno scoperto anche in seguito alla confessione.
L'omicidio nella loro casa di Senago
Dalla ricostruzione di quanto accaduto, l'omicidio è avvenuto nella casa dove la coppia viveva tra le 19.05 e le 20.30 dello scorso sabato. Giulia è stata inquadrata l'ultima volta dalle telecamere della zona proprio nei minuti a cavallo delle 19. La 29enne è stata presa a coltellate dal compagno durante una loro lite: la vittima aveva appena saputo che il compagno la stava tradendo. Durante l'incontro chiarificatore nella loro casa l'uomo avrebbe preso il coltello e l'avrebbe uccisa con tre pugnalate. Poi avrebbe provato a darle fuoco due volte: una nella vasca da bagno e una volta nel box.
Tracce di sangue e di benzina
Per questo i carabinieri della scientifica stava cercando tracce di sangue sulle scale dell'appartamento: perché è certo che il corpo è stato poetato in garage. Quando Alessandro Impagnatiello si è accorto che non avrebbe potuto bruciare il corpo, ha caricato il cadavere in macchina.
L'auto controllata ieri mercoledì 31 maggio dagli investigatori e nella quale sono state trovate tracce di sangue, puzzava ancora di benzina. Poi avrebbe cercato di nascondere il corpo dietro un muro vicino a casa. Qui il corpo è stato trovato nella notte: ora sul luogo del ritrovamento ci sono tanti fiori e pupazzi anche per ricordare Thiago il figlio mai nato della coppia. La scientifica ha continuato con tutti i rilievi del caso mentre Alessandro Impagnatiello è stato interrogato per otto ore.
Contestata la premeditazione
Ora gli inquirenti stanno cercando di capire se l'indagato avesse vissuto per qualche giorno con il corpo di Giulia in casa e in auto. Da capire infatti ancora quando ha spostato il corpo in via Monte Rosa, appena dopo un edificio. Gli inquirenti parlano comunque di un omicidio premeditato: l'omicida ha fatto ricerche su internet per capire come sbarazzarsi del corpo prima di avere l'ultimo incontro "chiarificatore" con la compagna. Tutti gli ultimi dubbi verranno risolti dalle indagini.