La prof accoltellata a scuola a Varese ai suoi studenti: “Ragazzi, tornerò da voi”
È passata poco più di una settimana da quando, lo scorso 5 febbraio, una professoressa dell'Enaip (ente nazionale Acli istruzione professionale) di via Giulio Uberti a Varese è stata accoltellata da un suo studente all'ingresso di scuola. Il 17enne, ora indagato per tentato omicidio, avrebbe agito dopo la richiesta di bocciatura da parte della docente. Proprio ieri, 12 febbraio, gli altri compagni avrebbero fatto recapitare a Sara Campiglio, ancora ricoverata all’ospedale di Circolo, una scatola di cioccolatini e un messaggio di auguri. Al gesto spontaneo dei suoi alunni, a docente ha risposto: "Ho trascorso una vita al fianco dei ragazzi, e quando mi sarò ripresa tornerò a lavorare a scuola".
Come sta la prof accoltellata
Nella giornata di ieri, lunedì 12 gennaio, il presidente delle Acli Lombardia, Martino Troncatti, il direttore generale di Enaip Lombardia, Giovanni Colombo e la direttrice dell’Enaip Varese, Emanuela Frigerio, sono stati all'ospedale di Circolo per andare a trovare Sara Campiglio e a sincerarsi delle sue condizioni di salute. La docente, che dopo l'accoltellamento è stata operata d'urgenza per una lesione polmonare, è ancora dolorante ma mano mano sta migliorando.
Per il momento è ancora presto per parlare di dimissioni e soprattutto di un possibile rientro a scuola: dopo la degenza in ospedale dovrà, infatti, fare un percorso di riabilitazione a casa. E soprattutto dovrà avere il tempo per riprendersi anche psicologicamente da quanto successo. Ma lei, durante l'incontro con i dirigente, secondo quanto racconta Il Giorno, non avrebbe fatto altro che chiedere informazioni sulla scuola, sui suoi studenti e perfino sul suo accoltellatore.
"Ragazzi, tornerò da voi"
Nonostante l'aggressione che ha subito, che le permetterebbe tranquillamente di non tornare a scuola, Sara Campiglio sembrerebbe non avere nessuna intenzione di abbandonare i suoi studenti e quelli futuri. Quando i tre dirigenti le hanno consegnato la scatola di cioccolati ispirata ai Promessi sposti di Alessandro Manzoni con la lettere che le hanno scritto i suoi alunni, lei ha subito risposto: "Ho trascorso una vita al fianco dei ragazzi, e quando mi sarò ripresa tornerò a lavorare a scuola".
Ma soprattutto la docente ha chiesto informazioni sul ragazzo che l'ha accoltellata alla schiena e che ora è detenuto al carcere minorile Cesare Beccaria di Milano. La prof ha voluto sapere come sta e che cosa lo aspetta, senza mostrare neanche un minimo di risentimento.